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Arezzo costume e società

Arezzo costume e società

A cura di Gianni Brunacci

"Isolati dal mondo"

Un contributo di Gianni Brunacci

La foto a corredo di questo articolo è stata raccolta al volo per le strade di Arezzo. Due bambini in fasce, o giù di lì, forse gemelli di sesso diverso, sono alle prese con i loro tablet, probabilmente con dei giochi dedicati.

È sempre probabile che si stiano divertendo mentre i loro genitori visitano la Fiera Antiquaria, ma quel che salta all’occhio è che sono completamente nel loro mondo.

Mentre si stanno rovinando la vista per tutta la vita, sono probabilmente pronti a urlare non appena i tablet vengono loro tolti di mano. Non fanno esperienze sensoriali varie, come osservare un ambiente diverso dal solito, incontrare persone diverse dai genitori, fare conoscenza con cani di diverse fogge… forse non interessa loro nemmeno farsi un panino buono con il prosciutto toscano…

Quel che colpisce, tuttavia, è il fatto che i genitori si sono liberati di loro. Hanno abdicato dal ruolo che la natura gli ha assegnato.

Stanno parlando con amici, ridacchiando e facendosi selfie di fronte ai cartelli che ritraggono immagini de “La Vita è Bella”.

È questo il modo di crescere delle creature? È insegnare loro che c’è solo il mondo del tablet? Oppure quei genitori si stanno approfittando della tecnologia per non fare il loro lavoro?

Fare i genitori è difficile, occorre saperlo prima e durante l’impegno. Non c’è un attimo di tregua se non quando i figli dormono, e occorre rispondere alle loro domande, alle loro sollecitazioni, seriamente. Quando nascono loro la vita cambia e non potrà essere più la stessa, bisogna saperlo e agire di conseguenza, altrimenti tireremo su il prodotto che vediamo oggi nelle prime classi degli istituti superiori. Gente che poi democraticamente forse voterà (per chi ha più esposizione sui tablet?) o forse se ne fregherà, come del mondo fuori, titolo suggestivo per una nuova serie di Netflix…

"Isolati dal mondo"

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