rotate-mobile
Arezzo costume e società

Arezzo costume e società

A cura di Gianni Brunacci

Ah, se solo altri dieci aretini danarosi avessero contribuito come Bertelli ad Arezzo

La nostra città non può che dire grazie a Mister Prada per tutto quello che ha fatto

Prada non c’entra niente. D'altronde non avrebbe molto senso far fare a un’azienda di quel calibro degli interventi immobiliar/commerciali che non le porterebbero nessuna visibilità in più di quella che ha già nel mondo.

E’ l’uomo Bertelli, invece, che agisce con una sua società personale per acquisire e far rivivere quello di cui un tempo (il suo tempo) Arezzo si vantava e che oggi è finito in disgrazia, vuoi per un problema di costi di gestione, vuoi per il fatto che il suo fondatore (della Buca) è deceduto.

Quelli acquisiti dalla società di Bertelli sono entrambi locali storici aretini, infatti il bar dei Costanti un tempo era parte di un club che occupava ben due piani del palazzo in cui sorge, mentre la buca ospitava vip ai tempi di Truman (lui compreso) ex presidente americano.

I Costanti, come lo chiamiamo noi, è annoverato tra i locali storici italiani e famoso anche perché Roberto Benigni ci ha girato alcune scene de la Vita è Bella.

Piangeva il cuore vedendoli chiusi entrambi e Bertelli lo sapeva. Sapeva anche di essere uno dei migliori candidati ad acquisirli.

Sono in pochi i cittadini aretini che si possono permettere di rigenerare due simili locali per amore, magari con la prospettiva di ammortizzare con difficoltà il costo di acquisizione.

Bertelli è uno di questi, anche se gli aretini erano stanchi di chiedergli degli interventi che spesso non faceva.

Non era intervenuto per salvare l’Arezzo calcio quando ne aveva bisogno, sostenendo che avrebbe potuto prendere in considerazione solo società come Milan o Inter, capaci di dare lustro al marchio Prada, legato anche e soprattutto a Milano; e si era lamentato che il Comune di Arezzo lo aveva convinto (“un giorno al bar”) a versare duecentomila euro per la ristrutturazione della Fortezza.

Pur tuttavia non si è mai distaccato da Arezzo, anche se Prada ha sede a Milano da tempo. Non ha portato i suoi laboratori all’estero, come hanno fatto in molti, anzi, ha mantenuto sempre un piede in Valdarno, e anche ad Arezzo.

La nostra città non può quindi che dirgli grazie per quello che ha fatto. Ah, se solo altri dieci aretini danarosi avessero contribuito altrettanto a mantenere in vita la nostra storia e il nostro vanto…

Si parla di

Ah, se solo altri dieci aretini danarosi avessero contribuito come Bertelli ad Arezzo

ArezzoNotizie è in caricamento