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A cura di Tiziana Nocentini

Cosa è il “Giorno della Memoria”

La Repubblica italiana riconosce il 27 gennaio, data in cui i soldati dell'Armata Rossa varcarono i cancelli del campo i cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”

La Repubblica italiana riconosce il 27 gennaio, data in cui i soldati dell'Armata Rossa varcarono i cancelli del campo i cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah, le leggi raziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati” così recita la legge 211 del 2000.

Tale data ricorda le violenze e le discriminazioni a cui furono sottoposti gli ebrei a partire dalla fine degli anni Trenta del Novecento. Questa la testimonianza di Liliana Segre in Un’infanzia perduta, in Voci dalla Shoah testimonianze per non dimenticare, La Nuova Italia Editrice 1996, p. 57, “Imparai in fretta che cosa voleva dire Lager. Voleva dire morte-fame-freddo-botte-punizioni; voleva dire schiavitù, voleva dire umiliazioni-torture-esperimenti”.

Cosa è il “Giorno della Memoria”

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