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Mercoledì, 24 Aprile 2024
90 + recupero

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A cura di Matteo Marzotti

Quando le iniziative dei singoli non bastano. Con la Giana questo Arezzo non può più fallire

Due punti gettati al vento. La Pro Vercelli in emergenza chiude con sette under e festeggia il pari. All'Arezzo le iniziative dei singoli non bastano più

Era uno scontro diretto. Doveva e poteva essere una partita da tre punti quella di Vercelli. Contro l'Arezzo c'era una squadra in piena emergenza con otto assenti, una rosa ridimensionata, che ha puntato sul proprio vivaio promuovendo ben 15 giocatori in prima squadra. L'Arezzo, dopo aver ritrovato coraggio (ma non il gioco) contro l'Alessandria, aveva deciso di tornare al 4-4-2, il modulo scelto in estate che aveva anche delineato le strategie di mercato. Via al più guardingo 3-5-2, avanti di nuovo con quattro uomini offensivi. Ma il risultato non è cambiato nonostante alnche gli avvicendamenti nell'undici titolare e a partita in corso.

Certo, il 4-4-2 ha permesso agli amaranto di presidiare con maggiore insistenza la metà campo piemontese, ma le occasioni create sono state per lo più inziative dei singoli e non frutto di azioni corali. Vedere per credere l'iniziativa di Caso, quelle di Rolando e Foglia oltre a Cutolo e alla traversa di Tassi. Tutte conclusioni che tra l'altro sono arrivate dal limite dell'area di rigore. Gori si è visto solo quando Carosso, un 2002 che farà carriera, non si è inteso con Moschin.

La Pro Vercelli ha praticamente fatto tutto da sola. Ha concesso espulsione e rigore. Ha preso il gol dall'ex Belloni, ha permesso all'Arezzo di chiudere il primo tempo senza gol al passivo.
Con un uomo in più però la differenza non si è vista. Gilardino ci ha creduto e con i cambi ha dato peso all'attacco chiudendo l'incontro con ben sette under, due in più rispetto a quando era iniziato il match.

E' mancata la personalità nel chiuderla, forse, ma non solo. Una prova troppo lineare, senza sussulti, giocata allo stesso modo dall'inizio alla fine non è bastata nemmeno con l'uomo in più. Aumenta il rammarico per aver gettato alle ortiche due punti che potevano essere una piccola svolta, andando ad interrompere il digiuno di vittorie in trasferta che va avanti dal 5 maggio scorso.

Niente paura però perchè l'Arezzo è in buona compagnia visto che Pergolettese e Giana non vincono in trasferta rispettivamente dal 5 maggio e dal 14 aprile. Non c'è da stare allegri visto che le due formazioni non navigano certo nei piani alti della classifica. E tanto per gradire domenica arriva proprio la Giana Erminio di Albè e sarà ancora uno scontro diretto che questa non contemplerà, a maggior ragione, altri risultati se non la vittoria.

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