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20milioni ai Cammini di Francesco - utilizziamoli nel modo migliore

Nei giorni scorsi il CIPE ha dato il suo assenso, tra l'altro, al finanziamento delle opere necessarie a rendere i "Cammini di Francesco" ben fruibili e in grado di ospitare i pellegrini e i viandanti che desiderino intraprenderli. I cammini...

Nei giorni scorsi il CIPE ha dato il suo assenso, tra l'altro, al finanziamento delle opere necessarie a rendere i "Cammini di Francesco" ben fruibili e in grado di ospitare i pellegrini e i viandanti che desiderino intraprenderli. I cammini Francescani sono percorsi che partendo dalla Romagna (San Leo) si snodano intorno all'appennino fino raggiungere la capitale. Si tratta di qualcosa che ha ancora bisogno di perfezionare sinergie tra territori attigui, ma che ha enormi potenzialità sia in sé che come promozione del territorio.

I cammini di Francesco possono diventare qualcosa di simile (e forse più bello per l'ambiente attraversato) del cammino di Santiago de Compostela, per intenderci.

Esiste una associazione nazionale che si chiama i Cammini di Francesco. La Toscana, e la provincia di Arezzo in particolare, sono interessatissime alla questione e l'associazione locale che porta lo stesso nome di quella nazionale è presieduta da Giovanni Tricca e sostenuta dalla Diocesi di Arezzo e da varie realtà come la FIAB, il WWF, i comuni direttamente interessati ecc.

Nel nostro territorio si sono progettati due percorsi francescani, il primo dei quali collegherebbe il santuario della Verna con Monte Casale (e poi Assisi) passando tra l'altro per Pieve Santo Stefano e Cerbaiolo, mentre il secondo si snoderebbe tra la Verna e Cortona (per poi raggiungere anch'esso Assisi) passando per Caprese Michelangelo, Montauto, Anghiari e Arezzo.

Si tratta di percorsi sostanzialmente esistenti, lungo i quali si potrebbero restaurare rifugi, ostelli o altri luoghi di accoglienza, ma anche rendere più agevoli e ben segnalati i sentieri stessi.

Tra l'altro da Cortona si ipotizza un collegamento trasversale con la via Francigena (anch'essa beneficiaria di 20 milioni di finanziamento) all'altezza della val d'Orcia, attraversata da nord a sud dal tratto più suggestivo di quel percorso.

Insomma, il finanziamento approvato è un'occasione che il territorio non può perdere e grazie alla diocesi, che si è fatta a suo tempo (2013) promotrice dell'associazione locale, oggi è ben rappresentato ai tavoli intorno ai quali si decideranno le destinazioni degli investimenti.

Forza e coraggio, il nostro territorio non è meno importante di quelli di Rimini, Perugia, Terni e Rieti per quanto riguarda i Cammini di Francesco e la Regione Toscana (anche grazie ai rappresentanti aretini in quell'istituzione) farà la sua parte di destinatario di una quota dei fondi stanziati (proporzionalmente ai chilometri di percorso che la interessano e ai recuperi edilizi da compiere). Si parla di milioni, non di noccioline...

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