Tamponi rapidi dal medico di famiglia e dal pediatra anche ad Arezzo. Chi può accedere e come
"tempi di risposta - dice Maurizio Spagnesi, direttore del Dipartimento della Prevenzione - sono molto brevi, circa 15 minuti. Un accertamento ideale nei programmi di screening, nettamente superiore all'impiego degli esami sierologici"
Tamponi rapidi a disposizione dei medici di famiglia e dei pediatri di famiglia. I test, che danno risposta in un lasso di tempo contenuto a differenza dei tamponi molecolari, possono essere fatti dai dottori su pazienti reputati casi sospetti di un contatto e che il medico devepoter visitare e persone asintomatiche che sono contatti stretti di un caso al termine del periodo di quarantena di 10 giorni. A meno che non non abbia già provveduto il Dipartimento della Prevenzione.
“In considerazione dell'alta trasmissibilità del Sars-CoV-2 - dice Maurizio Spagnesi, direttore del Dipartimento della Prevenzione - è necessario assicurare che la risposta dell’assistenza territoriale sia realizzata in tutte le sue potenzialità rafforzando le attività di indagine epidemiologica, tracciamento dei contatti e di accertamento diagnostico al fine di identificare rapidamente i focolai, isolare i casi ed applicare le misure di quarantena dei contatti per contribuire a mantenere la trasmissione del virus sotto controllo.
In considerazione della necessità di intervenire con rapidità si è reso necessario il coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di Famiglia nell’esecuzione di tamponi antigenici rapidi basati sulla ricerca, nei campioni respiratori, di proteine virali (antigeni). In questi giorni questo nuovo servizio è partito in tutta la Asl Toscana Sud Est”. Quindi anche nelle province di Siena e Grosseto.
Tempi rapidi Covid: risposta in 15 minuti
Il campione da analizzare viene raccolto come per il tampone molecolare naso-faringeo "ma i tempi di risposta sono molto brevi, circa 15 minuti, e questo lo rende un accertamento ideale nei programmi di screening, nettamente superiore all'impiego degli esami sierologici che hanno solo un valore epidemiologico e non diagnostico", dice Spagnesi. La Asl torna così sull'argomento, che tanto sta facendo discutere, sull'utilità dei test sierologici per gli screening. Stavolta in maniera piuttosto chiara e con una nota ufficiale, dopo la partenza dell'iniziativa intrapresa dal Comune di Arezzo per i test sugli studenti 3-14 anni.
"La sensibilità e specificità dei test rapidi è però inferiore a quelle del test molecolare - aggiunge Spagnesi - e, naturalmente, l’eventuale positività deve essere confermata tramite il tampone molecolare. Il test antigenico rapido è già stato utilizzato in questi mesi in molte situazioni, ad esempio presso gli aeroporti, e grazie al loro uso si è riusciti ad identificare un numero molto elevato di contagiati asintomatici che diversamente non sarebbero stati individuati in altro modo”.
Dove e come fare i test
Già dalla scorsa settimana sono state inviate a ciascun medico di medicina generale di tutta l’area vasta - fa sapere la Asl - le istruzioni sulle modalità da attuare per ordinare ed acquisire il test e le informazioni su come deve essere effettuato (tramite tutorial e istruzioni specifiche), su come il risultato debba essere registrato nella app individuata dalla Regione in caso di riscontro positivo e come sia necessario procedere con la successiva prescrizione dal parte del medico del tampone molecolare di conferma.
"I test antigenici rapidi per i medici di medicina generale e i pediatri - riferisce il dottor Fabio Lena direttore del dipartimento del darmaco - sono già adesso disponibili tramite il canale delle farmacie territoriali e circa 250 di loro li hanno già ritirati. In sostanza il medico, come già ha fatto per i vaccini e i dispositivi di protezione individuale, può rivolgersi ad una farmacia per prenotare e quindi ritirare i test antigenici rapidi. Naturalmente continuano ad essere disponibili, sempre con la stessa procedura di fornitura, anche i Kit dei Dispositivi di Protezione Individuale”.
Ciascun medico e pediatra può dare comunicazione all’azienda se intende svolgere questa attività all’interno del proprio ambulatorio oppure in strutture aziendali che l’Azienda dovrà individuare. In questo caso, spiega la Asl, "possono essere effettuate sedute straordinarie dove il test è eseguito a tutti i cittadini che necessitano di effettuarlo, e questo avviene su specifica indicazione del Dipartimento della Prevenzione. Ovviamente in quest’ultimo caso saranno i Direttori di Zona Distretto che insieme ai medici ed ai pediatri che operano nel territorio di competenza concorderanno modalità organizzative e strutture dove svolgere questa attività.
Tutti i pediatri di famiglia hanno già inviato la comunicazione all’Azienda rispetto a dove intendano eseguire il test rapido, per i medici di medicina generale è ancora in atto la condivisione, ma nella nei prossimi giorni sarà definita anche la cornice entro la quale si muoveranno".