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Salute

Vaccino antinfluenzale: 93mila dosi pronte per Arezzo. Chi può farlo, dove e quando

"Resta in forma, corri a vaccinarti": la campagna antinfluenzale inizia il 4 novembre. 209mila dosi di vaccino per i territori della Sud Est

Quasi 93mila dosi pronte per essere utilizzate sui pazienti che ne faranno richiesta.
E' partita così, per la provincia di Arezzo, la campagna di vaccinazioni antinfluenzali 20129.
Lo scorso anno, il 58,4 per cento della popolazione si è sottoposta al trattamento attraverso il supporto di pediatri e medici di famiglia del territorio aretino. Un'affluenza decisamente massiccia anche se, ancora, rimane un po' distante dall'obiettivo regionale che prevede il raggiungimento del 75 per cento di copertura (minimo).

In tutta l'azienda Toscana sud est sono 209mila le dosi acquistate in occasione dell'avvio della campagna antinfluenzale “Resta in forma, corri a vaccinarti”. Di queste 92890 sono destinate ad Arezzo, 52976 a Grosseto e 63134 a Siena.

La campagna antinfluenzale inizierà ufficialmente il 4 novembre.

Nell’anno 2018-2019 - fanno sapere dalla Asl - il dato di copertura della vaccinazione antinfluenzale è stato per la Sud Est pari al 56,20% così distribuito: il 58,4%  per la provincia di Arezzo (nel 2017-2018 è stato del 58,5%); il 63% per la provincia di Grosseto (nel 2017-2018 è stato del 50,6%) e il 47,50% per la provincia di Siena (nel 2017-2018 il 52%). 

Nello specifico, delle 215.939 persone anziane della Sud Est (di 65 anni di età e oltre) se ne sono vaccinate 121.338 raggiungendo una copertura vaccinale complessiva del 56,20%. Analogamente su 8256 operatori se ne sono vaccinati 2564 registrando una percentuale del 31%.

L'obiettivo della campagna di vaccinazione - spiegano ancora dall'azienda sanitaria - resta quello di una copertura minima del 75% e ottimale del 95% dei soggetti ad alto rischio di tutte le età e per chi ha più di 65 anni, per garantire, secondo la definizione del Ministero della Salute “la riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte” e la “riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità riconducibile a influenza”. 

Il vaccino antinfluenzale in Toscana

Nella scorsa stagione 2018-19 sono stati segnalati al sistema di sorveglianza 42 casi gravi e complicati di influenza, con 13 decessi. Nel 2017-18 i casi gravi erano stati 63, con 15 decessi.

Gli obiettivi di copertura previsti dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale, che vengono annualmente verificati nell'ambito del monitoraggio dei Lea, sono: il 75% come obiettivo minimo perseguibile, il 95% come obiettivo ottimale. Nella scorsa stagione 2018-19, in Toscana la copertura per gli ultra65enni è stata del 56%.

La Toscana, negli anni, pur non avendo raggiunto i livelli di copertura ottimali previsti per l'influenza, ha comunque registrato risultati generalmente fissati sopra la media nazionale. La copertura più elevata nella popolazione di età pari o superiore a 65 anni è stata raggiunta nella stagione 2009-2010, durante l'emergenza pandemica (71,1%). Gli anni successivi hanno registrato una sensibile flessione anche imputabile ad una insufficiente o errata comunicazione su questioni di sicurezza dei vaccini, che poi si sono rilevate prive di fondamento. Nella stagione 2014-2015, è stato registrato il livello di copertura più basso (50,6% negli ultrasessantacinquenni). Con le campagne vaccinali successive, il livello di copertura è sensibilmente migliorato (56% negli ultrasessantacinquenni nella stagione 2018-2019) anche se ancora molto lontano dell'obiettivo minimo fissato.

"La vaccinazione antinfluenzale - ha spiegato l'assessore regionale alla salute Stefania Saccardi - è lo strumento più efficace per prevenire le malattie e ridurre in maniera significativa complicazioni, ospedalizzazioni e anche decessi. E' fortemente raccomandata dall'Oms e dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale. La Regione la offre gratuitamente agli anziani dai 65 anni in su e alle persone a rischio. L'entità dell'epidemia è ogni anno imprevedibile e il vaccino è l'unico strumento di cui disponiamo per la prevenzione. Numerosi studi hanno dimostrato che la vaccinazione di queste persone è associata a una riduzione dell'ospedalizzazione e della mortalità. Quando la copertura è stata più alta, intorno al 70% - ricorda l'assessore - le morti sono molto calate. Nella scorsa stagione, sono stati 42 i casi gravi segnalati, per complicazioni influenzali, e 13 i decessi. La stagione precedente 2017-2018 erano stati 63 i casi gravi e 15 i decessi. Invito quindi tutte le persone che hanno più di 65 anni o che appartengono alle categorie a rischio, ma anche alcune categorie di lavoratori, come gli operatori sanitari, che stanno a contatto diretto con i pazienti, a vaccinarsi. Dall'anno scorso, la vaccinazione viene offerta gratuitamente anche ai donatori di sangue. E' in fase di sottoscrizione un accordo con i sindacati confederali - ha informato ancora l'assessore -, in base al quale anche i sindacati si renderanno protagonisti del messaggio pro vaccino e contribuiranno a diffondere la cultura della vaccinazione".

Vaccini: chi, come e dove

La vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata dal Piano di Prevenzione Vaccinale attualmente in vigore perché è in grado di prevenire la malattia, ridurre le complicanze, i ricoveri ospedalieri e i decessi. La vaccinazione è offerta gratuitamente agli anziani sopra i 65 anni e ai cittadini appartenenti alle cosiddette categorie a rischio.  Nelle categorie a rischio rientrano bambini (di età superiore a 6 mesi) e adulti affetti da patologie croniche a carico dell'apparato respiratorio, cardiovascolare, renale, diabetici, bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, bambini pretermine e di basso peso alla nascita; le donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza. Possono vaccinarsi gratuitamente  gli addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo (personale degli asili nido e scuole dell'obbligo, personale sanitario, volontari del 118, donatori di sangue, personale delle case di riposo, personale della protezione civile e vigili del fuoco, addetti alle poste, forze armate e polizia municipale),  i familiari di soggetti ad alto rischio e personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali (suini e volatili) che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.

La vaccinazione come tutti gli anni è effettuata dai medici e pediatri di famiglia, la cui collaborazione è fondamentale per aumentare le coperture vaccinali che, negli anni, sono andate notevolmente diminuendo in tutto il territorio regionale e nazionale. Per coloro che non sono in grado di recarsi in ambulatorio, è prevista la vaccinazione domiciliare effettuata sempre dal proprio medico di famiglia o dal pediatra. Sarà possibile vaccinarsi fino a tutto il mese di dicembre. Di fondamentale importanza è la vaccinazione degli operatori sanitari per garantire la sicurezza delle cure, in quanto favorisce la protezione individuale e riduce la diffusione dell'infezione fra i pazienti con cui vengono in contatto.

Anche gli operatori sanitari potranno vaccinarsi dal proprio medico curante o nei centri vaccinali della Asl.

La Regione Toscana ha introdotto già da alcuni anni l'offerta gratuita della vaccinazione anti-pneumococcica ai soggetti a rischio e a chi compie 65 anni (quest'anno i nati nel 1954); la vaccinazione può essere effettuata in qualsiasi stagione dell'anno, tuttavia la campagna antinfluenzale rappresenta l'occasione per offrire nella stessa seduta entrambe le vaccinazioni. Un'unica dose di vaccino antipneumococcico protegge da gravi infezioni respiratorie, sepsi e meningiti per tutta la vita.

A partire dal 2017, il Piano nazionale di prevenzione vaccinale ha introdotto anche la vaccinazione anti-Herpes Zoster, che quest'anno sarà offerta gratuitamente alla coorte dei nati nel 1954. I nati nel 1952  e nel 1953 mantengono comunque il diritto alla gratuità. Sia la vaccinazione anti-pneumococcica che quella anti-Herpes Zoster possono esser somministrate sia nelle strutture aziendali che dal proprio medico curante, non solo durante la campagna stagionale, ma in tutti i periodi dell'anno.

Gratis per i donatori di sangue

Anche quest'anno è confermata la possibilità per i donatori di sangue di vaccinarsi gratuitamente contro l'influenza. Proprio questa possibilità ha contribuito all'inizio del 2019 a diminuire le carenze di sangue piuttosto comuni nel periodo del picco invernale.

Offrire la vaccinazione anche ai donatori permette di aumentare le coperture vaccinali e la consapevolezza dei cittadini sul tema della prevenzione e consente anche di mettere in sicurezza una risorsa come il sangue, che è essenziale per l'erogazione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) di medicina trasfusionale e che è impossibile erogare senza l'apporto fondamentale dei donatori.

Anche i donatori si possono vaccinare dal proprio medico di famiglia o nei centri vaccinali delle aziende sanitarie. I donatori associati si dovranno presentare con il tesserino associativo; i non assocatii si possono presentare con l'autocertificazione scaricabile dal sito www.regione.toscana.it/-/vaccinarsi-contro-l-influenza, oppure, se in loro possesso, con il tesserino rilasciato dal Servizio trasfusionale di riferimento.

Per maggiori informazioni rivolgersi al numero verde della Regione Toscana 800 556060

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