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Giovedì, 18 Aprile 2024
Salute

Il Comune ora punta sui tamponi rapidi. Tanti: “Screening in sinergia col sierologico nelle scuole”

Sul finire del 2020 l'amministrazione aveva avviato una campagna di screening, su base volontaria, dedicata ai piccoli della fascia 3-14

Cinquemila tamponi rapidi a disposizione dei cittadini sopra i 14 anni. È il Comune di Arezzo, per mezzo dell'assessore alla sanità nonché vicesindaco Lucia Tanti, ad annunciare l'imminente avvio della campagna di screening sulla popolazione. "Abbiamo avviato questo percorso - spiega il braccio destro del sindaco Ghinelli - con l'introduzione di test sierologici pungidito per tutti i bambini iscritti nelle nostre scuole comunali. Abbiamo scelto di proseguire con attività volte alla prevenzione mettendo a disposizione di chi lo desidera anche la possibilità di fare il tampone rapido. Ovviamente, crediamo che per i più piccoli il sierologico sia la strada migliore da perseguire perché si tratta di un test meno invasivo. Ma, allo stesso tempo, intendiamo dare più possibilità. Con sierologico e ora tampone saremo in grado di testare circa il 10 per cento della popolazione residente. Un campione significativo per comprendere meglio l'andamento e la diffusione del virus. La Regione è impegnata nel progetto Territori Sicuri e al momento non sono previste tappe nei comuni capoluogo delle 10 province toscane. Per questa ragione abbiamo deciso in autonomia di muoverci e realizzare questa ulteriore iniziativa. Ci candidamo ad essere un Comune che ha sperimentato e messo in pratica ogni forma di prevenzione dal Covid".

Sul finire del 2020, come noto, l'amministrazione aveva avviato una campagna di screening, su base volontaria, dedicata ai piccoli della fascia 3-14. "Con quest'ultima fetta di popolazione - ha sottolineato ancora Lucia Tanti - stiamo lavorando da tempo grazie alla collaborazione della Croce Rossa Italiana. Adesso estendiamo al resto dei cittadini la possibilità di partecipare a uno screening finalizzato al contenimento della diffusione del Covid. Parliamo di un numero di tamponi rapidi tarato sul 5% della popolazione del territorio comunale, una percentuale dunque di importante attendibilità alla quale si aggiunge un altro 5% testato con i sierologici pungidito”.

L'attività è stata disposta dalla giunta attraverso una delibera che, secondo l'assessore, “costituisce, nel periodo attuale, una rilevante misura di prevenzione: è chiaro che tale screening dovrà porsi in sinergia con l’altro destinato agli studenti più piccoli (sierologico pungidito). A breve, nel sito del Comune daremo gli estremi della piattaforma di prenotazione. Ancora una volta devo ringraziare la sezione di Arezzo della Croce Rossa alla quale ci affideremo nuovamente per questo step”.

Il tampone per la popolazione over 14 rimane volontario e, per l'assessore, costituisce “una risposta concreta – conclude il vicesindaco – alla fase che stiamo vivendo, laddove le varianti del virus stanno determinando a livello nazionale e locale criticità da risolvere il prima possibile. L’amministrazione comunale non si tira indietro e dà così il suo contributo”.

Vale la pena ricordare che la tipologia di test sierologici pungidito non ha valore diagnostico e che la Asl non li considera utili ai fini della prevenzione per la riduzione della contagiosità mentre, differente è la questione legata ai test antigenici rapidi ritenuti in grado di fotografare la presenza o meno del virus nel momento in cui vengono eseguiti.

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