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Tamponi Covid e quarantena: cosa cambia in Toscana. 81mila sms inviati ai non tracciati per verificare lo stato di salute

Tutte le direttive previste dalla Regione per snellire il processo di tracciamento e uscita dall'isolamento dei pazienti Covid

È sul sistema di tracciamento e gestione delle quarantene Covid che la Regione Toscana incentra gli sforzi di inizio anno. Con un complessivo di oltre 460mila positivi accertati, poco meno di mille ricoveri, richiesta esponenziale di test, nuovi casi giornalieri in crescita di 18-19mila a bollettino, ecco che l’assessorato toscano detta nuove direttive per semplificare l’accesso agli screening. Come? Presto detto: snellimento della gestione di ingressi e uscite dall’isolamento in seguito a contagio, aumento dei tamponi antigenici rapidi e dei test molecolari (fino a 50mila al giorno) offerti gratuitamente dal sistema pubblico alle persone con prescrizione medica; potenziamento degli hub aziendali per la somministrazione delle terze dosi; incremento delle strutture intermedie di cura per allentare la pressione sugli ospedali; aumento dello smart working nella pubblica amministrazione almeno fino al 31 gennaio, per contrastare la diffusione del virus. 

Tamponi

Per velocizzare al massimo l’esecuzione del tampone antigenico saranno messi a disposizione più canali: farmacie con percorsi preferenziali riservati alle persone con prescrizione medica; ambulatori del medico o pediatra di famiglia; sedi del volontariato accreditato. Nell’ultimo mese le strutture sanitarie della Regione hanno visto processare più di 20 mila tamponi molecolari al giorno. Un numero insufficiente vista la richiesta attuale. Per questa ragione la Regione ha deciso di riservare 50 mila test gratuiti al giorno, tra tradizionali e rapidi, a sintomatici e contatti di altri positivi che hanno la ricetta del medici. Non rientreranno in questa categoria coloro che fanno il test per ottenere il green pass, per fare un viaggio o per mero controllo. Per questi ultimi i canali di accesso agli screening rimangono quelli tradizionali ovvero farmacie o a centri privati, a pagamento. Chi ha la prescrizione avrà anche un QrCode che gli consentirà di evitare le lunghe trafile della registrazione. La priorità sarà valida anche per i tamponi in uscita, quelli di fine isolamento.

Tracciamento

Il 6 gennaio sono stati 81.250 gli sms recapitati a tutte le persone non ancora tracciate in Toscana con il quale la Regione ha invitato gli utenti a dare conto dell'eventuale cambiamento del proprio stato di salute. "Con questo snellimento delle procedure - spiega Eugenio Giani attraverso i social - già più di 5mila cittadini sono usciti dall'isolamento". Sì perché come riportato dalle cronache, sono stati numerosi i casi in cui le procedure di comunicazione di fine isolamento si sono inceppate comportando numerosi disagi agli utenti in attesa del via libera per uscire dalla quarantena. Per questo motivo, oltre che per agevolare il lavoro delle centrali di tracciamento, è stato previsto un sistema più agile dove gli utenti Covid positivi in isolamento hanno ricevuto e riceveranno un messaggio contenente un link a cui collegarsi e dove dare conto del proprio stato di salute rispondendo a 4 domande. Successivamente, l'eventuale fine dell’isolamento viene comunicata in automatico tramite e-mail. Un sistema che da oggi, anzi da ieri, è diventato un automatismo.

Per prenotare il tampone, invece, basterà inserire il codice di riferimento della prescrizione medica sul portale “prenota tampone” e automaticamente il sistema indicherà le opzioni di prenotazione, a seconda che il cittadino sia sintomatico o asintomatico. Inoltre, se fino ad ora per uscire dall’isolamento era necessario il referto del tampone negativo e attendere di essere contattati per avere il via libera dalla Asl, da oggi tutto verrà automatizzato e gli asintomatici che dopo l’isolamento hanno il tampone negativo potranno uscire di casa appena ricevuto il messaggio dal sistema.

Smart working 

Tra le misure annunciate da Eugenio Giani invece ci sono la volontà di arrivare a 100mila tamponi al giorno, aumentare lo smart working nella pubblica amministrazione almeno fino al 31 gennaio, allentare la pressione sugli ospedali aumentando le strutture di cure intermedie e arrivare a somministrare fino a 35mila vaccini al giorno (attualmente siamo intorno a 30mila) ricordando che "i non vaccinati generano l'84% dei ricoveri in terapia intensiva, mentre i vaccinati solo il 6,8%, di cui con la terza dose sono il 2,6%".

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