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Salute

Quarta dose vaccino anti Covid. La Asl: "Ecco perché serve farla"

Antonio D’Urso, direttore generale della Asl Toscana sud est: “Il virus è ancora presente. Nessuna leggerezza, fate la quarta dose”

“I numeri sulla quarta dose sono poco confortanti". Inizia così la nota diffusa dalla Asl Toscana sud est contenente le dichiazioni del direttore generale dell'azienda sanitaria Antonio D’Urso. È proprio lui a lanciare un accorato appello a tutti i cittadini affinché "vengano date corrette informazioni e servizi puntuali per la vaccinazione". Sebbene i dati riguardanti i contagi delineano "una situazione certamente in via di miglioramento ma i pazienti fragili e gli over 80 vanno sostenuti ed invitati a vaccinarsi".

"In Israele - specifica il direttore generale - dove la quarta dose viene somministrata da molto più tempo che in Italia, sono stati condotti studi che hanno dimostrato come nella popolazione anziana la vaccinazione con quarta dose determina una protezione verso le forme gravi di infezione triplicata rispetto a quella conferita dalla terza dose. Per questo motivo il ministero della Salute ha introdotto anche in Italia il  richiamo di quarta dose per le persone con più di 80 anni, per gli ospiti dei presidi residenziali per anziani e per le persone di 60 anni e più con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti o preesistenti. Vorrei ribadire ancora una volta, che l'efficacia di questo vaccino si attesta intorno al 90% nel prevenire casi di malattia severa e di morte. Se, ad esempio, prendiamo il tasso di ospedalizzazione nel periodo 11 marzo - 10 aprile 2022, così come il tasso di ricoveri in terapia intensiva, vediamo che nei non vaccinati è circa 4 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster. Se poi ci concentriamo sul tasso di mortalità il dato che emerge è ancora più netto. Nei non vaccinati (36 decessi per 100mila) è circa 9 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (4 decessi per 100mila). Quindi è chiaro che le persone anziane o fragili devono rinforzare la loro immunità attraverso la somministrazione della seconda dose di richiamo (o quarta dose) purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 gg) dalla prima dose booster (terza dose). Naturalmente nessuna delle persone che hanno contratto l’infezione da Sars Cov2 dopo la somministrazione della terza dose, dovrà fare la quarta. Il nostro appello è molto chiaro. Chiunque rientri in queste fasce di popolazione dovrebbe vaccinarsi  e lo può fare in molte modalità: può rivolgersi direttamente al proprio medico di medicina generale oppure prenotarsi per eseguire la vaccinazione presso un centro vaccinale del Dipartimento della Prevenzione dell'Azienda USL Toscana sudest attraverso il portale "prenota vaccino" di Regione Toscana.”

La vaccinazione anti Covid in provincia di Arezzo

Dal primo di aprile la vaccinazione anti-covid nella Asl Toscana sud est rientra nelle attività ordinarie erogate dal dipartimento di prevenzione. La responsabile della campagna vaccinale è la Elena De Sanctis che, in accordo con la cabina di regia vaccini, ha predisposto un programma di vaccinazione presso i centri vaccinali consueti. Al momento attuale ogni zona ha agende per la prenotazione delle quarte e terze dosi.

È garantita anche la prenotazione delle prime dosi per i ritardatari e per i bambini nella fascia di età 5/11 anni. Fino al 15 maggio ci sono ancora 680 slot liberi su 2000 configurati con una saturazione delle agende del 68%.

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