Otto ambulatori, 2 rsa e 100 chilometri al giorno. Storia di un medico di frontiera

30 anni, una convenzione come medico di famiglia ottenuta nel 2021, qualcosa come otto ambulatori da gestire e oltre 55 chilometri percorsi ogni giorno, a volte anche 100, per visitare i propri pazienti. Sono i numeri, o per meglio dire il racconto, di Guido Santini che, nell'intervista a La Repubblica Firenze, narra la quella che è la propria routine giornaliera.

Il focus sullo stato di salute della medicina toscana ha portato alla luce la storia di Guido, medico aretino che nel luglio del 2021 ha iniziato a esercitare la professione per la quale ha studiato proprio durante gli ultimi sei mesi del corso di formazione. Dal novembre dello scorso anno ad oggi - esattamente 12 mesi dopo - ha percorso oltre 55mila chilometri per seguire tutti i suoi 1.770 pazienti.

"Cerco di organizzarmi - racconta - per ottimizzare gli spostamenti ma poi ci sono gli imprevisti che ti portano a percorrere anche 100 chilometri in un solo giorno".

Medico di famiglia, visite in ambulatorio, a domicilio e anche in tre rsa. I luoghi toccati quotidianamente sono quelli di Rimbocchi, ma anche Talla, Chitignano, Corezzo e Faltona. Aree interne del Casentino più "selvaggio", quello che in quanto a collegamenti viari si trova ancora in difficoltà. Il territorio con le sue peculiarità aumenta le distanze da coprire per rispondere alle varie chiamate. Senza contare i costi per segretarie, studi e spostamenti, stimati in 3mila euro al mese e senza dimenticare le difficoltà nel reperire sostituti. 

"Almeno un terzo dei miei pazienti ha più di 70 anni - racconta il Santini a La Repubblica - qui spesso riceviamo regali. Le uova, l'olio. L'altro giorno un signore mi ha dato dei bei porcini. Diciamo che in campagna c'è un rapporto più umano e il dottore è una figura centrale. In città tutto si perde un po' diventa più 'industriale'. sebbene il medico resti sempre un punto di riferimento fondamentale".