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Salute

Fake news su batterio Listeria, ma non ci sono persone ricoverate ad Arezzo

La notizia arriva da ambienti sanitari dopo che da ieri nelle chat di genitori si sono diffusi messaggi in parte non attendibili su presunti ricoveri per Listeriosi

Non ci sono persone ricoverate negli ospedali aretini, tanto meno in terapia intensiva per il batterio Listeria, ne in età pediatrica, ne in quella adulta. La buona notizia arriva dagli ambienti sanitari dopo che nelle ore scorse sono iniziati a circolare messaggi nelle chat di genitori che avvertivano di presunti bambini ricoverati. Se è vero che ci sono stati dei lotti di prodotti alimentari ritirati anche ad Arezzo per il rischio che fossero contaminati, il resto del messaggio sui ricoveri e su casi gravi di Listeriosi non è attendibile, anzi negli ambienti sanitari è già stato classificato come fake news anche perché, come erroneamente riportato nell'audio la Listeria non è un virus, ma un batterio.

 “L’Azienda Ausl Toscana sud est informa che sta girando nelle chat un audiomessaggio relativo a bambini ricoverati in rianimazione e pediatria ad Arezzo per il batterio Listeria, presente in alcuni cibi che in questi giorni stanno ritirando dal mercato, l’Azienda Ausl Toscana sud est comunica che queste informazioni sono assolutamente false e che al momento non ci sono ricoverati."

Nelle ultime settimane l'allarme sulla malattia provocata da questo batterio è salita perché il Ministero della Salute ha osservato un aumento di casi e ha ricostruito anche la catena di distribuzione di alcuni lotti di wurstel che sarebbero stati a rischio. In un'azienda dove vengono prodotti per alcuni noti marchi è stata rinvenuta la presenza della Listeria. Così nei giorni scorsi anche in provincia di Arezzo sono scattati i ritiri dei lotti con marchio di identificazione del produttore IT04MCE che hanno scadenza compresa tra il 20.09.22 e il 05.12.22. A darne l'annuncio la stessa azienda Agricola Tre Valli "per motivi precauzionali dovuti ad un rischio microbiologico, sono stati ritirati dal negozio alcuni lotti di wurstel prodotti in estate" e ha poi aggiunto un altro messaggio diretto al consumatore "se hai acquistato una confezione di wurstel con marchio IT04MCE per un consumo sicuro leggi bene le indicazioni di conservazione riportate in etichetta "conserva il prodotto a una temperatura compresa tra 0 e +4 e consumalo previa accurata cottura (raggiungere 65° al cuore del prodotto), oppure puoi restituirlo per la sostituzione."

Virus listeria, ritirati anche ad Arezzo i lotti di wurstel a rischio

Dove si trova il batterio della Listeria?

Non sono solo i wurstel mangiati crudi o non cotti a dovere a poter contenere il batterio della Listeria. Come ha spiegato il dottor Alessandro Perrella, direttore delle malattie infettive emergenti e ad alta contagiosità dell’ospedale Cotugno di Napoli a Today.it c'è da prestare molta attenzione nel consumo di  “carne cruda, latte crudo, frutta e verdura cruda non lavata che possono essere contaminati dal batterio Listeria. I  bambini possono nascere con Listeriosi se le loro madri mangiano cibo contaminato durante la gravidanza. Focolai di malattia sono stati associati anche a formaggi molli, insalate pre-preparate, paté, pollo freddo a dadini e macedonia pre-tagliata e congelata.”

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