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Salute

Giani: "Prima il vaccino nei Comuni con più positivi? No, serve equità"

Il presidente della Toscana interviene su alcune proposte avanzate da altre Regioni sulle modalità organizzative di somministrazione

“La somministrazione del vaccino deve svolgersi nel rispetto dei criteri di equità e non in base al numero di persone positive, che può eventualmente emergere in un Comune piuttosto che in un altro. La diffusione del virus segue traiettorie non del tutto prevedibili e non sempre arginabili, nonostante il massimo impegno che mettiamo in questo. Non possiamo permettere che i territori entrino in competizione tra loro per assicurarsi la vaccinazione prima di altri”.

Così il presidente della Toscana, Eugenio Giani, a chi chiede un suo pronunciamento su alcune proposte avanzate da altre Regioni sulle modalità organizzative di somministrazione del vaccino anti Covid-19, attualmente in corso in tutta Italia, come da indicazioni del Governo.

“Ritengo invece - sottolinea Giani - che occorra accelerare il più possibile sulla vaccinazione di tutta la popolazione nel più breve tempo possibile per arrivare quanto prima all’immunità di gregge. Per fare questo servono i vaccini in grande quantità e il più rapidamente possibile. Ecco perché sono dell’avviso che dovremmo essere noi a produrli, in Toscana come in altre regioni italiane, dove abbiamo le migliori strutture e professionalità per poterlo fare. Non c’è tempo da perdere”.

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