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Trapianti

Tengono le donazioni di organi, fegato espiantato al San Donato

Tre gesti di questo tipo in una settimana nei presidi dell’Asl Toscana sud est. I numeri sul territorio non hanno risentito della pandemia

Nonostante la pandemia non sono diminuite le donazioni di organi nell'Asl Toscana Sud Est. A dimostrazione di ciò le tre azioni di questo tipo che si sono compiute nei giorni scorsi di cui, purtroppo, una che poi non è andata a buon fine.

Martedì 18 gennaio all'ospedale San Donato di Arezzo si è concretizzata la possibilità di una donazione di fegato che è stato espiantato dai medici aretini ed è poi stato trasportato, come da protocollo, all'ospedale Cisanello di Pisa dove ad attanderlo c'era la persona destinataria della donazione, che aveva proprio bisogno del trapianto di fegato.

La sostanziale tenuta delle donazioni in tutto il territorio dell’Asl Toscana sud est è confermata dalla direttrice del coordinamento locale donazione e trapianto per l’azienda Lara Entani Santini: “L’anno scorso il numero delle donazioni è stato in linea con quello degli altri anni, il Covid non ha fermato la generosità”. Come conferma il Centro Nazionale Trapianti nel report 2021, a livello nazionale, dopo una prima flessione dovuta all’impatto del Covid-19, le donazioni e i trapianti di organi sono tornati ai livelli prepandemici. La Toscana è seconda solo alla Valle d’Aosta come rapporto tra il numero di donazioni e la popolazione.

Le altre donazioni nell'Asl Toscana sud Est

Nella notte del 13 gennaio scorso all’ospedale di Nottola è avvenuto l’espianto di fegato che ha permesso di salvare una vita al Cisanello di Pisa. L’organo, donato da un paziente in morte cerebrale, è stato trasportato, dopo i controlli di rito, nella struttura pisana. Il donatore era iscritto all’Aido, l'associazione italiana donatori di organi. A Nottola c’è stata una nuova donazione il 18 notte, che, però, non si è finalizzata. Questi casi possono accadere, in quanto l’intero protocollo per procedere a un trapianto è molto severo e controllato. Il direttore della U.O.C. Anestesia e Rianimazione Salvatore Criscuolo in merito alle due donazioni di Nottola “Ringrazia il reparto di Rianimazione dove erano ricoverati i due pazienti, il personale della sala operatoria del pronto soccorso, il Coordinamento locale donazione organi della Asl Toscana sud est e il Centro regionale trapianti”. Le parole più sentite, però, sono verso i donatori: “La donazione degli organi è il più grande gesto d’amore che si possa compiere”.
 

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