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Coronavirus, un videocorso in quattro lingue realizzato dal Centro regionale salute globale

Questo lavoro si è reso possibile grazie alla collaborazione e supporto dell’Università di Firenze, del UCOI (Unione Consoli Onorai d’Italia) e del Consolato Onorario delle Yemen a Firenze

Un videocorso in quattro lingue, una guida pratica al Covid-19, rivolta agli operatori che lavorano nei centri sanitari di vari Paesi del mondo, che affrtona in generale il tema delle malattie infettive, e dà anche indicazioni  sulle misure da mettere in atto in caso di pazienti sospetti o confermati Covid-19. L'ha messa a punto il Centro regionale salute globale, il video si può scaricare a questo indirizzo: www.centrosaluteglobale.eu/covidvideocorso/

"La Toscana lavora continuamente per sostenere la propria comunità - dice l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi -, senza mai dimenticare il principio di solidarietà che sta alla base di uno dei diritti fondamentali, quello del diritto alla salute per tutti i popoli, vicini e lontani".

Il mondo improvvisamente si è fermato a causa della circolazione di un virus - si dice nella presentazione del video -. Da tutti gli Stati arrivano gli ordini di restare a casa, “stay at home”, “ rester à la maison”… ma per molte persone restare a casa è una impresa impossibile, una parte importante della popolazione mondiale vive confinata nelle periferie delle grandi metropoli, ammassata in piccole baracche spesso senza finestre, senza acqua, senza servizi igienici. La densità della popolazione in uno slum nel Kenya è di 100.000 abitanti in un chilometro quadro. Auto isolamento, quarantena, di che cosa parliamo?

Come definito da molti, l’arrivo di Covid-19 nei Paesi del sud del mondo è atteso come uno tsunami, che si spera non arrivi mai - prosegue la presentazione - I loro sistemi sanitari sono rasi al suolo, ben lontani dal garantire il famigerato “Universal Health Coverage”, il diritto alla salute per tutti. Questa pandemia sta mettendo in luce quello che già sapevamo, le grandi diseguaglianze nel mondo, tra i Paesi e all’interno degli stessi, ma per la prima volta da tempo sta evidenziando la grande vulnerabilità che accomuna tutti gli essere umani.

"Dal nostro piccolo osservatorio della Toscana - dice Maria José Caldés, responsabile del Centro salute globale -, e per continuare da lontano il nostro supporto e la nostra assistenza tecnica ai Paesi con i quali da anni intratteniamo rapporti di collaborazione, il Centro Regionale di Salute Globale ha predisposto un modulo formativo online denominato IPC (infection, prevention and control): una guida pratica. Predisposto in più lingue e con libero accesso, può essere utilizzato come base di partenza per il supporto in termini di conoscenze e comportamenti agli operatori che lavorano in prima linea in tanti contesti disagiati e lontani delle aree urbane meglio attrezzare. Ci rivolgiamo - spiega ancora Caldes - al personale formale e informale dei centri sanitari di tante diverse realtà del mondo. Il modulo formativo affronta, in maniera semplice e di generale comprensione, uno dei pilastri nella preparazione e nella gestione delle m alattie infettive: gli strumenti di prevenzione e controllo delle infezioni, sia in termini di misure universali, da applicare sempre, indipendentemente dall’epidemia, sia dando indicazioni sulle misure addizionali da impiegare in caso di pazienti sospetti o confermati Covid-19. Comprende poi una panoramica sulle attuali conoscenze scientifiche del virus SARS-CoV-2, sulla sua epidemiologia, modalità di trasmissione, segni e sintomi".

Imprescindibile, si aggiunge, sarà dotare queste strutture sanitarie dei DPI, fondamentali nella gestione dell’emergenza, e di strumenti terapeutici basilari per affrontare la pandemia. Questo lavoro si è reso possibile grazie alla collaborazione e supporto dell’Università di Firenze, del UCOI (Unione Consoli Onorai d’Italia) e del Consolato Onorario delle Yemen a Firenze.

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