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Salute

Chirurgia ginecologica con la rivoluzionaria tecnica vNotes ad Arezzo

Eseguiti i primi interventi che non lasciano cicatrici sull'addome, così si accorciano i tempi di recupero delle pazienti

Arriva la chirurgia ginecologica ancor più mini-invasiva al San Donato di Arezzo: già eseguiti i primi interventi con tecnica vNotes, che permette di operare in laparoscopia senza apertura dell'addome.

Zero cicatrici sull'addome

Nessuna cicatrice sull'addome, riduzione dei tempi di degenza, recupero fisico molto più rapido: una tecnica chirurgica rivoluzionaria effettuata anche all’ospedale San Donato di Arezzo, uno dei pochissimi centri in Italia, già votato alla chirurgia mini-invasiva, non tanto da un punto di vista estetico, quanto da un punto di vista dell'invasività sulla paziente. Una peculiarità che permette una più rapida ripresa post operatoria.

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Il team di ginecologia del San Donato

La spiegazione di Ciro Sommella

“Con questa tecnica - racconta Ciro Sommella direttore della Ginecologia dell'ospedale di Arezzo - è possibile eseguire interventi complessi che prima necessitavano incisioni cutanee e lunghe degenze, come ad esempio l'asportazione dell'utero e degli annessi. La vNotes può essere inoltre utilizzata per l'esecuzione di interventi in urgenza, per interventi oncologici e per alcune procedure ricostruttive del pavimento pelvico. Si tratta di una chirurgia mini-invasiva per interventi ginecologici che sfrutta l'accesso naturale vaginale abbinata ad una visione endoscopica con tempi di ripresa più rapidi. E' questo il principio alla base di questa tecnica chirurgica innovativa chiamata vNotes (vaginal natural orifice transluminal endoscopic surgery), sviluppata principalmente in Belgio, che permette di eseguire interventi endoscopici senza incisioni sull'addome. Questo percorso ci consente di mettere insieme i benefici della chirurgia vaginale con quelli della moderna laparoscopia, permettendo una visione più ampia del campo operatorio grazie all'utilizzo della telecamera endoscopica, e ci consente di ridurre notevolmente l'impatto chirurgico sulla paziente, la durata della degenza e, di conseguenza, di velocizzare il recupero post operatorio. Le principali indicazioni per le quali è prevista, ad oggi, sono la terapia chirurgica delle patologie quali ad esempio le cisti ovariche, la gravidanza extrauterina o anche l'asportazione dell'utero per patologia benigna (ad esempio la fibromatosi uterina sintomatica). Questa metodica - conclude Sommella - viene attualmente utilizzata solo in pochissimi centri in Italia, in quanto richiede esperienza chirurgica sia laparoscopica che vaginale e, da adesso, è disponibile anche presso l'ospedale San Donato di Arezzo, che aggiunge al suo armamentario, già caratterizzato dalla robotica e dalla laparoscopia, anche il vNotes".

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Ciro Sommella, primario di Ginecologia

Il caso di Eva

Eva ha 52 anni e si è sottoposta solo un mese fa all'intervento di isterectomia con la tecnica vNotes all'ospedale di Arezzo. "Dopo aver scoperto tramite gli esami di routine messi a disposizione dal sistema sanitario una piccola lesione al collo dell'utero - racconta - abbiamo valutato con l'equipe medica l'asportazione dello stesso, vista l'età ed il mio quadro clinico generale. L'operazione è avvenuta senza tagli e senza buchi con l'accesso transvaginale e questo ha permesso la mia veloce dimissione ed un recupero pressoché immediato. Ho ripreso la mia vita normalmente e le mie attività senza fatica”.

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