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Martedì, 16 Aprile 2024
Salute

Diritto all'assistenza a casa per tutti gli anziani non autosufficienti: ecco il piano della Regione

“Il problema emerge in particolare quando di tratta di non autosufficienti, ma qui in Toscana dobbiamo riuscire a garantire a tutti gli anziani il diritto all’assistenza”. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, spiega il progetto “A casa in buona compagnia”

“Il problema emerge in particolare quando di tratta di non autosufficienti, ma qui in Toscana dobbiamo riuscire a garantire a tutti gli anziani il diritto all’assistenza”.

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, spiega così il senso della firma, posta accanto a quella dei sindacati toscani dei pensionati, su “A casa in buona compagnia”, il progetto che la Regione elaborerà insieme a Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp, rappresentati rispettivamente da Alessio Gramolati, Stefano Nuti e Mario Catalini.

“La non autosufficienza – spiega Rossi – rappresenta un momento drammatico per le persone anziane e le loro famiglie. La Regione ha fatto molto, mettendo risorse aggiuntive per 80 milioni di euro, ma i soldi continuano a mancare così come manca una legge nazionale. Prima ancora di destinare altre risorse, vogliamo avere un quadro chiaro della situazione per poi mettere in essere un intervento preciso e puntuale che definisca quale tipo di assistenza deve essere erogata, in che modo, preferibilmente a casa, ma anche in strutture dedicate. Affidiamo ad una commissione il compito di eleaborare questo modello toscano, che mi risulta suscitare interesse anche a livello nazionale”.

Si stima che in Toscana i non autosuifficienti siano oggi circa 80mila, ma il loro numero nel giro di 10 anni crescerà fino a raggiungere i 100mila. E più della metà (il 56%) degli ultra 65enni soffre di almeno una cronicità.

“Sono molto orgoglioso – ha quindi concluso il presidente Rossi – di insediare questa commissione che ha il compito di dirci cosa dobbiamo fare per intervenire sul problema e per dare a tutti un uguale trattamento, indipendentemente dal loro reddito e dalla loro condizione sociale. Per intervenire in modo adeguato è necessario istituire a livello nazionale un fondo basato sulla fiscalità progressiva in modo tale da poter garantire a tutti il diritto all’assistenza e colmare una storica lacuna che ha il nostro Stato”.

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