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Odontoiatria speciale: due progetti selezionati per concorrere a fondi ministeriali

Il programma di promozione alla salute orale ha, pertanto, lo scopo di formare e informare sulle corrette manovre di igiene orale e/o protesica coloro che si prendono cura dei pazienti fragili (operatori socio-sanitari, familiari…) oltre all'intercettazione della patologia orale stessa

Una corretta igiene orale per una buona salute. Sono due i progetti di odontoiatria speciale per pazienti fragili dell’Ausl Toscana sud est che saranno valutati dal Ministero della Salute per l’assegnazione di fondi.

Il primo progetto dal titolo “Sorridiamo alla salute: igiene e salute orale nel paziente con bisogni speciali è stato selezionato dalla Regione Toscana ed ha come referente scientifico la dottoressa Giuliana Mancini, direttore dell’unità operativa semplice Odontoiatria dell’Ausl Toscana sud est per la zona di Siena e provincia. Coinvolge tre regioni (Toscana, Emilia Romagna e Sicilia) ed è inserito nell' area del Piano Nazionale di Prevenzione n. 7 Salute orale e patologie croniche non trasmissibili, con particolare riferimento al paziente odontoiatrico con bisogni speciali, vulnerabilità sociale e sanitaria.

Il progetto è forte di un’esperienza di 2 anni maturata attraverso un'odontoiatria di iniziativa finalizzata, tramite lo screening, a intercettare e a monitorare le problematiche del cavo orale nel paziente fragile - ha dichiarato Giuliana Mancini -.Queste problematiche sono spesso correlate alla cattiva igiene orale e/o protesica da parte del paziente stesso, che ha limitazioni psico-motorie, o di chi lo accudisce. Le patologie orali sono inoltre causa e/o effetto della pluripatologia (coesistenza contemporanea di malattie croniche plurime) e polifarmacologia (assunzione contemporanea o nell'arco di 24 ore di un numero elevato di farmaci)”.

Il programma di promozione alla salute orale ha, pertanto, lo scopo di formare e informare sulle corrette manovre di igiene orale e/o protesica coloro che si prendono cura dei pazienti fragili (operatori socio-sanitari, familiari…) oltre all'intercettazione della patologia orale stessa.

Infatti, la prevenzione necessita di una giusta  informazione, considerando anche il fatto che i pazienti fragili presenteranno sempre più manufatti protesici complessi (impianti, bloccaggi…) con una difficoltà di mantenimento maggiore.

Per l' intercettazione del paziente fragile il percorso si avvale della collaborazione dei medici di famiglia, degli infermieri dell’assistenza domiciliare (ADI), dei nutrizionisti e di tutte le figure sanitarie che ruotano intorno alla persona con fragilità. L’obiettivo è quello di tutelare la salute orale, importante per un buon stato di salute generale, offrendo  la possibilità di soluzioni terapeutiche mirate: a domicilio, quando possibile; presso gli ambulatori dell’Asl, attraverso percorsi dedicati o negli ospedali in anestesia generale, quando non si può avere la collaborazione da parte del paziente.

Il secondo progetto, “La diagnosi e il trattamento dell’infezione parodontale per il controllo del rischio delle patologie cardiovascolari e autoimmuni correlate”, è partner dell'INMP (Istituto Nazionale Migranti e Povertà) insieme ad AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e ISS (Istituto Superiore di Sanità) e coinvolge tre regioni Toscana, Piemonte e Sicilia.

“Per noi è un risultato importante che testimonia un’attività sempre più orientata verso un’odontoiatria di iniziativa rivolta alle categorie più fragili, frutto  di un fermento professionale che ci porta a raddoppiare gli sforzi, certi come siamo di andare incontro ai bisogni della collettività anche grazie alle energie e alle risorse messe a disposizione dalla direzione generale - ha aggiunto Alessandra Romagnoli, responsabile aziendale della Rete Odontoiatria dell’Ausl Toscana sud est -. Il risultato dei due progetti selezionati per concorrere all’assegnazione dei fondi ministeriali conferma la serietà del lavoro svolto dai professionisti della Rete odontoiatrica della Sud Est a favore dei soggetti fragili sia che si tratti di minori, anziani o di cardiopatici, oncologici, non collaboranti ossia non in grado di collaborare per le loro patologie”.

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