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Venerdì, 19 Aprile 2024
Aziende Castiglion Fiorentino

Controllo e gestione delle colonie feline. Come richiedere il censimento e l'intervento della Asl

L'amministrazione comunale di Castiglion Fiorentino interviene per ricordare ai cittadini che si occupano di tali realtà le normative di controllo e tutela

Sono in tutto 31 le colonie feline censite nel territorio comunale di Castiglion Fiorentino. L'amministrazione comunale castiglionese interviene sul tema cercando di fornire delle indicazioni utili ai cittadini per la gestione e controllo delle colonie. Lo scorso anno presso l'ambulatorio di servizio sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare sono state effettuate circa 70 sterilizzazioni e successive chippature dei gatti. Il microchip è indispensabile per la corretta gestione di tali gruppi di animali. 

Le colonie feline, ovvero aggregazioni di gatti che vivono in libertà e frequentano abitualmente lo stesso luogo, sono protette da leggi regionali poiché considerate fonte di equilibrio per l’habitat circostante rispetto all’invasione di altri animali come i ratti. È necessario però che esse vengano tenute sotto stretto controllo così da evitare che sovrappopolandosi producano a loro volta problemi igienico-sanitari. "Per questo motivo - spiegano dall'amministrazione comunale - ogni cittadino che si occupa della cura e sostentamento di una colonia di gatti liberi può censirla e richiedere la sterilizzazione dei gatti. A ciascuna colonia viene assegnato un numero identificativo ed un responsabile che se ne occupa sia dal punto di vista alimentare, che igienico-sanitario. Per ottenere il censimento della colonia è necessario contattare l’ufficio ambiente al numero 0575656415 oppure via mail pucci.ambiente@comune.castiglionfiorentino.ar.it".

“Censimento, strerilizzazione e microchip sono strumenti indispensabili per la corretta gestione delle colonie e dell’ambiente - spiega l'assessore Francesca Sebastiani - ma in primis ci appelliamo ai volontari che provvedono all'alimentazione delle colonie feline in libertà, che nell'esercizio di questa attività - certamente apprezzabile - sono tenuti ad evitare di dare luogo a problematiche igienico-ambientali. Ricordiamo infatti che i residui di cibo rimasti al suolo contribuiscono ad accrescere la presenza di insetti ed animali nocivi od indesiderati (quali ratti) mentre i contenitori abbandonati sulle aree pubbliche, oltre a costituire una evidente situazione di criticità igienica, ingenerano uno sgradevole senso di incuria e sono lesivi del decoro della città”.

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