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Zona bianca: non è ancora il turno della Toscana. Novità per i ristoranti al chiuso e all'aperto

La regione dovrebbe entrare in zona bianca lunedì 21 giugno e per farlo deve rimanere almeno tre settimane con un numero di contagi inferiore a 50 ogni 100mila abitanti

La Toscana dovrà ancora attendere per entrare in zona bianca, quella con le minori restrizioni. Non è l'unica: Sicilia, Marche, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania dovrebbero diventare "bianche" lunedì 21 giugno. Peggio solo la Valle d'Aosta che dovrebbe essere l'ultima regione a passare in zona bianca la settimana successiva, il 28. Con l'ordinanza di oggi invece il ministro della salute Roberto Speranza dovrebbe ufficializzare il passaggio di Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto da lunedì 7. Mentre il 14 dovrebbe toccare a Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Emilia-Romagna e Provincia di Trento.

Secondo le anticipazioni del governatore Giani il tasso dei nuovi positivi odierno è 2,10% (5,1% sulle prime diagnosi) con 133 nuovi casi.

Novità al ristorante

Oggi il ministro della salute Roberto Speranza dovrebbe ufficializzare le nuove regole legate ai ristoranti dopo aver trovato un compromesso con gli enti locali. In zona bianca non ci sarà nessun limite all'aperto, fermo restando che continuerà ad essere in vigore la regola del distanziamento di un metro tra i tavoli. La verà novità riguarda gli spazi al chiuso, sarà consentito un massimo di sei persone sedute allo stesso tavolo o comunque non più di due nuclei familiari escludendo i minorenni. In zona gialla invece al momento rimane il limite di quattro persone allo stesso tavolo, sia al chiuso, sia all’aperto. Lo spostamento verso un'altra abitazione privata in sei persone oltre ai figli minori non era stato previsto come regola. In zona gialla rimane invece consentito una volta al giorno lo spostamento verso un'altra abitazione privata nei limiti del coprifuoco a quattro persone oltre ai figli minori. 

Indice Rt

Rt ancora in discesa in tutta Italia, è a 0,68 contro lo 0,72 della settimana scorsa. Lo certifica la Cabina di regia dell'Istituto superiore di sanità e del ministero alla Salute il cui lavoro è comunque sempre più incentrato sull'incidenza, diventato il valore fondamentale per decidere in quale colore debbano essere inserite le Regioni. E anche quel parametro, basato sul numero di casi settimanali per 100mila abitanti, scende moltissimo. Oggi è a 32 contro il 47 di venerdì scorso.

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