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Zero Spreco e il diritto alla salute ambientale dei bambini: il convegno

Al convegno presso il polo impiantistico di San Zeno, medici, professionisti e associazioni insieme per tutelare il diritto alla salute dei più piccoli

"Perché noi adulti dobbiamo prenderci cura dell’ambiente che lasciamo? Perché questo è un diritto della salute dei più piccoli, come spiega l’articolo 14 della Convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”. Parola di Giovanni Poggini, medico pediatra e membro del direttivo di Unicef Italia, promotore insieme a “Zero Spreco-Aisa Impianti” del convegno nazionale dal titolo “La salute ambientale, un diritto del bambino”, svoltosi presso il polo di recupero totale dei rifiuti urbani di San Zeno.

“Circa 80 partecipanti, soprattutto medici e professionisti sanitari, in presenza e on-line, hanno preso parte all’evento, centrato su un principio chiave: Il rispetto del diritto della persona è la forma per prendersi cura della salute della stessa. E promuovere la salute dell’infanzia e dell’adolescenza, vuol dire promuovere una road map ben codificata che vede in ogni bambino, in ogni adolescente e in ogni persona un soggetto di diritto- ha detto Poggini. Sembra una questione astratta, in realtà è una scala valoriale potente”.

Ha aperto i lavori Marzio Lasagni, direttore generale di Aisa Impianti s.p.a., che ha voluto ricordare come l’inquinamento delle nostre città è dovuto principalmente al particolato e agli ossidi di azoto prodotti dal traffico veicolare e dal riscaldamento delle abitazioni. Basti pensare che in un anno il traffico nel solo Comune di Arezzo produce oltre 50.000 kg di PM10, un dato enorme se si pensa che una realtà industriale come quella dell’impianto di recupero totale rifiuti di San Zeno produce al massimo 5 kg di PM10 in un anno.

È stata poi la volta del direttore dell’Ufficio Sostenibilità di Unicef Italia Chiara Ricci che ha parlato del progetto “Cambiamo Aria” di Unicef. Laura Reali dell’Associazione Culturale Pediatri e presidente di Medici per lAmbiente di Roma, ha affrontato invece il tema dei danni sui bambini derivanti dall’inquinamento ambientale. A rappresentare il territorio e la sanità aretina c’era Marco Martini, Direttore di Pediatria dell’Ospedale San Donato di Arezzo, con una relazione sul tema allergie e inquinamento in età infantile, nella quale ha evidenziato come l’industrializzazione abbia comportato un incremento esponenziale dei casi di allergie gravi in età pediatrica.

Ciro Amato, direttore dell’Istituto Sviluppo Umano Integrale - ISVUMI ha illustrato la profonda operatività di “Laudato Sì”, l’enciclica di Papa Francesco del 2015, centrata proprio sulla cura dell’ambiente e della persona in quanto entrambi facenti parte del Creato. È stata poi la volta di Fabio Primavera, agronomo volontario di Unicef Arezzo, col tema della salute del suolo e dell’importanza di utilizzare fertilizzanti organici al posto dei fertilizzanti chimici per evitare l’incipiente desertificazione di enormi territori, anche in Occidente. Ha chiuso i lavori Alessandra Capizzi di Legambiente-Scuola e Formazione, intervenuta sulle molte questioni legate all’educazione al cambiamento e alla sostenibilità ambientale. 


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