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Zanzara tigre: disinfestazione contenimento. Ecco l'ordinanza per ridurne la presenza

L'estate sta finendo ma le zanzare, in barba alla stagione, continuano ad infestare buona parte della città e del territorio aretino. Come ogni anno, il fastidioso insetto fa parlare di sé per la massiccia presenza e per i problemi causati. Le...

L'estate sta finendo ma le zanzare, in barba alla stagione, continuano ad infestare buona parte della città e del territorio aretino.

Come ogni anno, il fastidioso insetto fa parlare di sé per la massiccia presenza e per i problemi causati. Le operazioni di disinfestazione attraverso l'ausilio di agenti chimici come lavricidi e altre sostanze vengono ogni anno eseguite dai vari comuni dell'Aretino attraverso il supporto di ditte specializzate che dispongono un preciso calendario per i trattamenti.

Ma tutto questo non è sufficiente.

Per questa ragione, con un'apposita ordinanza, il Comune di Arezzo ha disposto particolari norme igieniche e comportamentali per limitare la diffusione delle zanzare, in particolare della zanzara tigre (Aedes albopictus).

L’ordinanza è rivolta a cittadini, amministratori condominiali, gestori di corsi d’acqua, scarpate ferroviarie e cigli stradali, conduttori di orti, proprietari e responsabili di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali, con particolare riferimento alle attività di rottamazione e in genere di stoccaggio di materiali di recupero, responsabili dei cantieri, aziende agricole e zootecniche e a chiunque allevi animali o li accudisca anche a scopo zoofilo.

L'atto comprende misure tese a ridurre il più possibile la formazione delle larve di zanzara e prescrizioni e modalità di esecuzione degli interventi mirati contro l'insetto adulto.

- Ai proprietari, agli amministratori condominiali e a tutti coloro che hanno l’effettiva disponibilità di edifici destinati ad abitazione e ad altri usi di:

 evitare raccolte d’acqua stagnante anche temporanee; - ai soggetti pubblici e privati gestori di corsi d’acqua, scarpate ferroviarie e cigli stradali di:

 curare la manutenzione dei corsi d’acqua onde evitare ostacoli al deflusso delle acque stesse;

- a tutti i conduttori di orti di:

 sistemare tutti i contenitori e altri materiali (es. teli di plastica) in modo da evitare la formazione di raccolte d’acqua in caso di pioggia;

 chiudere con coperchi a tenuta o con rete zanzariera fissata e ben tesa gli eventuali serbatoi d’acqua;

- ai proprietari e responsabili di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali, con particolare riferimento alle attività di rottamazione e in genere di stoccaggio di materiali di recupero, di:

 adottare tutti i provvedimenti efficaci a evitare che i materiali permettano il formarsi di raccolte d’acqua, privilegiando lo stoccaggio dei materiali al coperto, oppure la loro sistemazione all’aperto ma con copertura tramite telo impermeabile fissato e ben teso onde impedire raccolte d’acqua in pieghe e avvallamenti, oppure svuotamento delle raccolte idriche dopo ogni pioggia;  assicurare, nei riguardi dei materiali stoccati all’aperto per i quali non siano applicabili i provvedimenti di cui sopra, trattamenti di disinfestazione dei potenziali focolai larvali da praticare ogni 15 giorni o in alternativa entro 5-7 giorni da ogni precipitazione atmosferica; - ai responsabili dei cantieri:

 evitare raccolte idriche in bidoni e altri contenitori; qualora l’attività richieda la disponibilità di contenitori con acqua, questi debbono essere dotati di copertura oppure debbono essere svuotati completamente con periodicità non superiore a 5 giorni;

 sistemare i materiali necessari all’attività e quelli di risulta in modo da evitare raccolte d’acqua;

 provvedere, in caso di sospensione dell’attività del cantiere, alla sistemazione di tutti i materiali presenti in modo da evitare raccolte di acque meteoriche;

- alle aziende agricole e zootecniche e a chiunque allevi animali o li accudisca anche a scopo zoofilo:

 curare lo stato di efficienza di tutti gli impianti e dei depositi idrici utilizzati, compresi quelli sparsi nella campagna, evitando i ristagni d’acqua e provvedendo ad effettuare trattamenti di disinfestazione dei potenziali focolai. Inoltre, per quanto riguarda i trattamenti adulticidi è obbligatorio per il proprietario/conduttore di sottoscrivere la comunicazione di disinfestazione da presentare al Comune di Arezzo Ufficio Tutela Ambientale 5 giorni prima dell'intervento e disporre con anticipo di almeno 48 ore l'affissione di apposti avvisi.

Questa tipologia di trattamenti adulticidi devono essere eseguiti nel rispetto delle seguenti prescrizioni e modalità di esecuzione:

 il trattamento deve essere eseguito esclusivamente dalle ore 23 alle ore 6;

 l'erogazione deve essere interrotta immediatamente in caso di presenza di persone in prossimità dell'area trattata;

 il trattamento deve essere interrotto in presenza di vento tale da disperdere il prodotto oltre l'area da trattare;

 non devono essere effettuati trattamenti adulticidi entro 15 giorni dal primo intervento;

 non devono essere effettuate irrorazioni dell'insetticida dirette contro qualunque essenza floreale, erbacea, arbustiva ed arborea durante il periodo di fioritura, dalla schiusura dei petali alla caduta degli stessi, nonché sulle piante che producono melata (attenzione particolare nel caso di tigli;

 in presenza di apiari nell'area che s'intende trattare o nelle aree limitrofe alla stessa, entro una fascia di rispetto di almeno 300 m I'apicoltore dovrà essere avvisato con un anticipo di almeno 48 ore;

 non devono essere effettuati trattamenti adulticidi con effetto residuale e “barriera”;

 chiudere porte e finestre;

 rimuovere la biancheria lasciata ad asciugare;

 coprire o lavare dopo il trattamento arredi e suppellettili presenti nel giardino;

 non irrorare laghetti, vasche e fontane o provvedere alla loro copertura con appositi teli impermeabili prima dell'inizio dell'intervento;

 far frequentare l'area trattata soltanto dopo almeno 2 giorni dall'irrorazione;

 se nell'area sono presenti orti evitare il consumo di frutta e verdura per almeno 3 giorni. E per chi non rispetta le direttive?

"La violazione alla presente ordinanza comporta l'irrogazione della sanzione amministrativa pecuniaria ai sensi dell'art. 12 comma 3 del Regolamento di Polizia Urbana, salvo che il fatto non costituisca più grave reato".

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