Pullman in marcia già da questa mattina. Direzione Roma. Il gruppo di risparmiatori Vittime del Salva Banche ha di nuovo portato in piazza la protesta. A quasi cinque mesi dall'emissione del decreto del 22 novembre che ha azzerato azioni ed obbligazioni subordinate ed ha creato nuove e vecchie banche, dal Governo non è arrivata nessuna decisione certa sui rimborsi, anche se le ultime indicazioni che dovrebbero rientrare in un nuovo decreto legge parlano dell'innalzamento fino a 200 milioni di euro del fondo per i rimborsi, risorse che basterebbero per risarcire i risparmiatori che hanno acquistato le subordinate direttamente dalle banche che le hanno emesse e non sul mercato secondario. Il tetto massimo al risarcimento sarebbe di 100 mila euro per persona, senza passare dall'arbitrato. Al momento restano esclusi anche gli azionisti.

A dare man forte alla protesta a Montecitorio Elio Lannutti di Adusbef e poi i parlamentari del Movimento Cinque Stelle come Daniele Pesco e Alessio Villarosa e poi Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia. Tutti in fila per aderire alla petizione "Una Firma a tutela del risparmio" che recita così:

L'associazione Vittime del Salva-banche raccoglie firme per sollecitare la Commissione Europea e il Governo Italiano circa la procedura per il rimborso totale dei truffati dal decreto, illegittimo e incostituzionale, del 22 Novembre 2015. Ciò affinché chi si è visto derubare dei propri risparmi, in applicazione di una procedura del tutto inadeguata e irresponsabile nei tempi e nei modi, volta unicamente a salvaguardare gli interessi delle banche, possa riappropriarsi di ciò che gli spetta di diritto.