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Una villa per madri e figli in fuga dalla guerra in Ucraina. Fraternita: "Pronti a fare la nostra parte"

L'edificio che la Fraternita dei Laici dei ha individuato si chiama “La Fonte”, ha 15 posti letto, cucina, saloni, prato e si trova nel territorio comunale di Civitella in Valdichiana

È questa l'ultima azione del magistrato dell'antica istituzione cittadina che, di concerto col primo rettore, ha offerto uno dei suoi edifici alla prefettura e alla Regione Toscana che, proprio in questi ultimi giorni, hanno avviato l'attività di ricognizione e censimento di possibili centri di accoglienza per i profughi provenienti dall'Ucraina.

L'edificio che la Fraternita dei ha individuato si chiama “La Fonte”, ha 15 posti letto, cucina, saloni, prato e si trova nel territorio comunale di Civitella in Valdichiana. Qui, qualora ve ne fosse necessità, potranno essere accolte madri e bambini. "Insieme agli altri rettori - spiega Pier Luigi Rossi, primo rettore dell'istituzione - abbiamo deciso di esporre la bandiera dell'Ucraina sulla facciata del nostro storico palazzo che domina piazza Grande. La più antica istituzione pubblica di Arezzo ha offerto alla Regione Toscana e al sindaco del Comune di Civitella della Chiana la disponibilità immediata di una villa per accogliere profughi ucraini. Con queste azioni la Fraternita dei Laici con i suoi 759 anni di esistenza conferma la sua contemporaneità istituzionale".

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