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Tragedia in via Roma, gli autisti alzano la voce: "Togliere la corsia preferenziale"

I conducenti dei bus segnalano le criticità della zona dopo l'incidente dello scorso 20 luglio costato la vita alla 23enne Lucia Guida. E si appellano alle istituzioni: "Tanto quella corsia è usata da troppi che non hanno il permesso"

"Lucia non ce l’ha fatta, purtroppo la notizia che mai avremmo voluto leggere è arrivata: non è possibile capire lo stato d’animo che noi conducenti dei bus urbani di Arezzo abbiamo in questo momento". Inizia così la lettera accorata scritta dagli autisti aretini a nome di Alfonso Marzi e per conto delle sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporti. Il riferimento è al terribile incidente avvenuto la scorsa estate in via Roma, quando una 23enne fu colpita da un mezzo pubblico mentre attraversava la strada. Un sinistro che nei giorni scorsi ha avuto il suo tragico epilogo, con la morte della giovane Lucia Guida, dopo 5 mesi di coma. Adesso i conducenti chiedono che sia fatto qualcosa per rendere meno pericoloso quel tratto di strada, via Roma/via Crispi, che gli autobus sono autorizzati a percorrere contromano rispetto ai mezzi ordinari. La missiva è stata indirizzata al prefetto, al questore, al comandante dei carabinieri e quelli della polizia municipale e provinciale, oltre che ad Autolinee Toscane.

Il dolore per la tragedia

"Nessuno può capire il nostro dolore nel leggere: 'la ragazza è passata con il rosso, ma l’autista non ce l’ha fatta a frenare in tempo' - scrivono gli autisti -. Ce la facciamo centinaia di volte, ma quel maledetto 20 luglio uno di noi non ce l’ha fatta ed è da qui che vogliamo partire affinché una disgrazia simile non debba mai più ripetersi. Bisogna interrogarsi sul come mai le criticità avvengano così frequentemente quando i bus percorrono la corsia preferenziale in direzione via Crispi/via Roma".

I perché dell'incidente

Ed ecco la risposta che i conducenti si danno. "L’analisi è abbastanza semplice, chi attraversa - ovvero i pedoni che passano dalla parte alta a quella bassa di Corso Italia - guarda di solito solo verso piazza Guido Monaco e mai nell’altra direzione. Sono state chieste da tempo agli organi preposti e a più riprese migliorie quali ad esempio catene di contenimento, affinché gli attraversamenti avvengano nei luoghi autorizzati per limitare i pericoli al
minimo, ma per i costi o per l’estetica nulla è stato fatto. Fu tolta a suo tempo la fermata di via Crispi, perché gli utenti del bus sarebbero dovuti scendere direttamente sulla pista ciclabile, ma non è stato mai chiarito un punto: c'è o meno la pista ciclabile in via Roma?".

Il caso pista ciclabile

E a proposito di ciclabile, Marzi rincara la dose: "Qui ci sono le fermate dei bus e non di rado sfrecciano biciclette e monopattini, mentre gli utenti salgono e scendono dai mezzi e capita che vengano travolti. Bisogna trovare una soluzione a questi problemi e per esperienza le uniche volte che il servizio è filato liscio e con meno rischi per tutti è avvenuto quando, o per lavori o per chiusure varie, i bus sono stati deviati per via Michelangelo/via Piero della Francesca".

La soluzione al problema

La nota dei conducenti prosegue: "Ciò porta a pensare veramente di evitare questa benedetta corsia preferenziale o addirittura di annullarla, in quanto ormai, soprattutto la mattina, la usano tanti mezzi e mai nessuna sanzione è stata elevata a chi ne fa uso, pur non essendo autorizzato. Un senso unico direzione via Roma/via Crispi, in cui le auto possono parcheggiare liberamente, come già stanno peraltro facendo, senza creare intralcio alla circolazione. Si eviterebbero decine di criticità giornaliere". E infine la conclusione: "Questa è una nostra idea, magari non la migliore ma sarebbe utile che chi di dovere, mettesse in cima alle priorità questo problema, senza accantonarlo in un cassetto troppo velocemente".

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