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Attualità Fiorentina / Via Lazio

Taglio di un cedro e due cipressi in via Lazio, monta la protesta. Nasce il comitato "Arezzo è anche giardino"

"L'amministrazione comunale ha deciso il rifacimento dei marciapiedi in asfalto abbattendo preventivamente tutte le specie arboree presenti al confine lato condomini privati", spiegano dal gruppo

Monta la protesta per il nuovo taglio degli alberi deciso ad Arezzo, in via Lazio. E a tal proposito si è costituito un comitato 'Arezzo è anche un giardino' (raccolte adesioni a arezzogiardino@gmail.com). "Da Nord a Sud - spiega una nota - si assiste quasi quotidianamente a tagli indiscriminati degli alberi ed a impauperimenti dei giardini all’italiana nelle città, dimenticando che le piante sono in grado di modificare l’ambiente in cui viviamo, migliorando la qualità dell’aria e mitigando il clima. Oggi, purtroppo, accade il contrario. Gli alberi sono tagliati perché, forse danno fastidio alle attività commerciali, sporcano con le loro foglie balconi e marciapiedi, richiedendo a volte cure che chiamano in causa gli stessi comuni. Senza pensare che invece aumentano il valore commerciale dell’immobile stesso e l’attrattività di un quartiere".

La nota di "Arezzo è anche un giardino"

Colpiti questa volta gli alberi di Via Lazio ad Arezzo, dove l'amministrazione comunale ha deciso il rifacimento dei marciapiedi in asfalto abbattendo preventivamente tutte le specie arboree presenti al confine lato condomini privati.

Trattasi di alberi di pregio, quali un cedro e due cipressi ornamentali di più di cinquant'anni, ma anche di siepi ed alberelli, che segnavano il confine di proprietà e abbellivano la strada, già sostituiti con asfalto e muretti.

La motivazione del taglio degli alberi di Via Lazio da parte delle autorità locali è che la sistemazione dei marciapiedi avrebbe danneggiato le radici e quindi le piante determinando così anche il consenso degli abitanti all'abbattimento stesso. Il cipresso, secondo alcuni esperti, ha “radici a fittone”, difficile che possa interferire con il marciapiede limitrofo.

E' opportuno ricordare che diversi studiosi sottolineano anche in questo particolare momento di pandemia come il verde urbano a livello nazionale svolga un’opera di purificazione dell’aria, intercettando, tra l’altro, il particolato fine e ultra fine che diverse fonti scientifiche ritengono possa fungere da carrier (trasportatore) per il Covid19.

Gli alberi ed il verde urbano producono una ampia gamma di benefici per la salute psicofisica delle persone e per il miglioramento dell’ambiente (servizi ecosistemici). Questi vantaggi spaziano dalla produzione di ossigeno, alla riduzione degli inquinanti atmosferici e del rumore, al miglioramento del microclima e al contrasto dei cambiamenti climatici, fino al risparmio energetico, la tutela dal rischio idrogeologico, l’incremento di valore degli immobili e le funzioni ricreative e di benessere per i cittadini.

Quindi, le aree verdi urbane rappresentano sempre più ambienti di rilevanza strategica per il benessere dei cittadini, non solo per gli indubbi effetti sulla qualità dell’aria e del clima e per il miglioramento delle caratteristiche estetiche dei luoghi, ma anche per l’apporto positivo fornito alle condizioni psico-fisiche delle persone.

A tal proposito un cittadino aretino si è fatto promotore per la nascita di un gruppo 'Arezzo è anche un giardino'. Se vuoi condividere con il nascente gruppo i suoi obiettivi futuri scrivi a arezzogiardino@gmail.com

Un'interrogazione in consiglio comunale

Nel corso dell'ultimo consiglio comunale Giovanni Donati ha interrogato la giunta sul perché siano stati abbattuti alcuni alberi in via Lazio: “capita spesso che in occasione di lavori ai marciapiedi si proceda a questa ulteriore operazione senza poi sostituire con piante nuove quelle che non ci sono più”.

L’assessore Alessandro Casi ha ribadito che già durante la fase progettuale “sono stati effettuati degli incontri tra l’amministrazione e i privati proprietari degli alberi in questione. Abbiamo messo in evidenza i pericoli per la carreggiata che il mantenimento di queste piante poteva causare e si è convenuto di abbatterli. Al momento non sono al corrente se gli stessi privati abbiano intenzione di piantare nuove essenze. Me ne posso comunque accertare”.

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