"Pregate per me", la lettera del vescovo Riccardo Fontana ai sacerdoti aretini
"Tutti abbiamo continuato a far suonare le campane, come per dire al popolo che Dio non abbandona e che la chiesa seguita ad essere accanto ad ogni campanile, per offrire a tutti il Vangelo"
"Lasciate che almeno con questo piccolo segno, provi ad essere accanto a ciascuno di voi, nella singolare e tribolata situazione che stiamo vivendo". Comincia così la lettera che l'arcivescovo della diocesi di Arezzo Cortona Sansepolcro, Riccardo Fontana, ha iniviato proprio in occasione del giovedì santo a tutti i sacerdoti del territorio.
Un lungo testo dove la massima autorità religiosa del territorio rivolge parole di speranza e cenni di apprezzamento per il lavoro svolto da tutta la comunità religiosa aretina che non ha mai fatto mancare il proprio supporto ai fedeli.
"Ci è poco possibile praticare l’ordine del fare, se pur non abbandoneremo nessuno, soprattutto chi è malato, povero o provato dalle tante circostanze che ci richiedono di esercitare il ministero della consolazione - prosegue l'arcivescovo - Lo so: ci siamo ora più che mai. Ho appreso con gioia e stima le iniziative con cui, coi social o con il telefono, molti di voi hanno cercato di colmare le distanze con i parrocchiani. Tutti abbiamo continuato a far suonare le campane, come per dire al popolo che Dio non abbandona e che la Chiesa seguita ad essere accanto ad ogni campanile, per offrire a tutti il Vangelo. Passata l’emergenza, so anche che ci rimetteremo in cammino per portare la Benedizione Pasquale ad ogni famiglia del gregge, come sempre si è fatto, anche nei tempi di guerra. Mi piace ricordare a me stesso e spero a ciascuno di voi che niente riuscirà mai a toccarci l’ordine dell’essere: la nostra identità, la scelta di vita, il legame che abbiamo, tutti insieme, con Gesù salvatore. Il Signore ci ha affidato la chiesa, prima di salire al cielo e a lui ne rispondiamo, cercando d’essere fedeli e saggi. Tocca a noi ringraziare Dio per questa identità sacerdotale, che ci fa con gioia fratelli, davvero utili per la gente".
Da ultimo il vescovo Fontana ha esteso i suoi auguri per una serena Pasqua augurando "ogni bene a ciascuno di voi, amici miei. Soprattutto penso a quanti sono anziani, carichi di meriti, ma anche malati. Appena consentito, mi riprometto di venirvi a trovare. Faccio i migliori auguri, avvalorati dalla preghiera a ciascun membro del nostro presbiterio, sia del clero diocesano che ai religiosi che sono di prezioso aiuto per questa chiesa. Mi piace ricordare con affetto e riconoscenza i sacerdoti che sono in mezzo a noi e che provengono da chiese lontane nello spazio, ma in buona comunione con noi, generose nel lasciare che i loro figli sacerdoti ci aiutino. Un pensiero particolare rivolgo a tutte le vostre famiglie, che Dio le benedica. Concludo chiedendo a ciascuno di voi di far giungere il mio saluto e la benedizione al popolo che vi è affidato. Anch’io voglio dire come il Papa: per favore, pregate per me".