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Il vescovo Fontana e il messaggio per Pasqua: "Arezzo si apra all'integrazione"

Ieri mattina, in cattedrale, il vescovo Riccardo Fontanaha presieduto la messa del Crisma, durante la quale i presbiteri della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro hanno rinnovato le promesse sacerdotali, i diaconi la collaborazione e i ministri...

Ieri mattina, in cattedrale, il vescovo Riccardo Fontanaha presieduto la messa del Crisma, durante la quale i presbiteri della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro hanno rinnovato le promesse sacerdotali, i diaconi la collaborazione e i ministri istituiti il loro servizio a favore della comunità diocesana. Inoltre sono stati benedetti gli olii dei catecumeni e degli infermi e il crisma che serviranno per l’amministrazione dei sacramenti nel corso dell’anno.

Il vescovo - si legge nella nota della diocesi - nella sua omelia, ha sottolineato il significato del servizio sacerdotale (“occorre convertirci alla integrazione in questa Chiesa aretina e liberarci dagli inutili commenti, che manifestano lo spirito del mondo, l’attenzione ai propri interessi e la sfiducia verso questa realtà ecclesiale e il suo futuro. Chi ha - nella sapienza, nella visione culturale aperta, nella ricerca spirituale - sovvenga chi ha meno: non è nel piano di Dio la contrapposizione, ma la collaborazione vicendevole e la carità”). E non è mancato il richiamo al “Sinodo che stiamo costruendo, preparandoci a camminare insieme dopo molto tempo, è come trovarci un posto nella vita pubblica di Gesù, accompagnarlo per le vie del mondo, dove la Provvidenza ci conduce, in un esodo nuovo che ci è reso possibile dal divino Spirito, che è il vero protagonista di questa celebrazione. Non dobbiamo avere paura del nuovo, perché lo riconosciamo come dono di Dio, sempre autore del nuovo, Iom Yahweh di quella creazione avviata ma non ancora perfezionata fino alla Gerusalemme del Cielo dove vogliamo arrivare tutti”. Dopo l’omelia l’arcivescovo ha benedetto gli oli santi – il Crisma, l’Olio dei Catecumeni e l’Olio degli Infermi - donati quest’anno dalle parrocchie di Cortona e Castiglion Fiorentino e che, durante l’Anno Liturgico, saranno utilizzati per celebrare i Sacramenti. A concludere la celebrazione l’annuncio della prossima consacrazione sacerdotale del diacono Alexander Javier Calderon. Il vescovo Riccardo, durante la celebrazione Eucaristica, ha ricordato anche i sacerdoti che quest’anno celebrano anniversari importanti della loro Ordinazione presbiteriale: don Teobaldo Ricci (70°), S.E. mons. Luciano Giovannetti, don Giovanni Galimberti, don Nevio Massi, don Tommaso Tonioni, don Angiolo Valli (60°), don Daniele Arezzini, don Giuliano Faralli, don Silvano Guiducci, don Dino Liberatori, don Carlo Maestri, don Pasquale Martini, don Sandrino Mazzini, don Amedeo Senesi, don Giovanni Tanganelli (50°), don Emanuele Di Mare, don Enrico Gilardoni e don Gustaw Pustkowski (25°). Alle 18, ancora in Cattedrale, vi è stata la celebrazione della Messa in Coena Domini, la seconda celebrazione liturgica del Giovedì Santo, che - nella forma ordinaria del rito romano della Chiesa cattolica - inaugura il Triduo pasquale dandogli inizio solenne. In essa si ricorda l'Ultima Cena di Gesù con i suoi discepoli, in cui consegnò loro il Comandamento dell'amore ("Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi", Gv 13,34), dopo aver lavato i loro piedi.

Il vescovo Riccardo, come vuole la liturgia, ha voluto in questa celebrazione dodici persone a cui lavare i piedi: e li ha voluti tra coloro che fanno del servizio all’altro un esempio per tutti, impegnandosi nell’ascolto, nella mensa Caritas o nel Dormitorio di piazza san Domenico, in Arezzo.

Nell’omelia, il vescovo Riccardo si è soffermato a lungo sulla responsabilità di ciascuno di noi: “la nostra storia personale diventa storia di apostoli se sapremo rispondere con intelligenza e disponibilità alla chiamata del Signore”.

E, come già aveva fatto nella Messa crismale, ha ricordato il prossimo inizio del Sinodo diocesano: “Il Sinodo che abbiamo intenzione di riproporre dopo decenni ci farà ritrovare l’identità particolare di essere cristiani qua e in questo tempo. Riusciremo nello scopo se ci sarà possibile impegnarci insieme con il maggior numero di persone negli 837 villaggi del nostro territorio aretino”. Il Triduo pasquale continuerà oggi, venerdì 14 aprile, alle ore 20.30 con la Celebrazione della Passione del Signore nella Via Crucis dalla Cattedrale alla Basilica di san Domenico. Sabato 15, alle 23, sempre in Cattedrale, ci sarà la Veglia pasquale e domenica 16 alle 10.30 la S. Messa in Cattedrale e alle 18 nella Concattedrale san Giovanni evangelista, a Sansepolcro.

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