Veglia per don Daniele, presente anche don Alvaro. I parrocchiani: "Via il maligno, torni la serenità"

Continua la mobilitazione nel paese di Pozzo della Chiana, contro il trasferimento in Casentino di don Daniele Leoni. Il parrroco di Cesa e Pozzo, con un passato nell'esercito italiano, è uno dei preti aretini che il prossimo 15 febbraio, nel corso delle celebrazioni per la Madonna del Conforto, sarà spostato. A seguito della comunicazione dell'addio, però, i fedeli della frazione foianese si sono stretti attorno alla sua figura, pregando la curia di ripensarci. E' scattata una raccolta firme e venerdì prossimo, 21 gennaio, ci sarà una veglia di preghiera.

"Ufficiale, d'intesa con sua eccellenza il vescovo Riccardo Fontana, guiderá la veglia di preghiera alle ore 21 nella Chiesa di San Biagio a Pozzo, don Alvaro Bardelli: si pregherá per la comunitá, per allontanare il maligno e far tornare la serenitá e la pace in una parrocchia fortemente cristiana", si legge in un post facebook particolarmente di successo sul gruppo Sei di Pozzo della Chiana Se.

Attorno alla figura del parroco, nella comunità della Valdichiana, c'è stata una netta polarizzazione - di cui è evidente il riferimento al "maligno" del post -, perché se i fedeli della parrocchia fanno quadrato contro la decisione del trasferimento, c'è chi nei mesi scorsi aveva preso di mira don Daniele Leoni. Alla fine della scorsa estate è stato oggetto di attacchi da parte di ignoti, che gli hanno tranciato le gomme dell'auto. In precedenza era stato l'obiettivo di uno sgradito volantinaggio e di scritte lungo la strada che collega Cesa al Pozzo: "Arrogante di un prete, ce l'hai il green pass" si leggeva sull'asfalto e sui fogli di carta. Ma adesso che si sta concretizzando l'ipotesi di un addio, i parrocchiani stanno facendo di tutto per scongiurarlo.