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Piatti vegan o gluten free alle sagre? La Conserveria: "Si può fare, noi siamo pronti"

A lanciare la proposta è la presidente dell'associazione Ragazzi Speciali Onlus, Sara Rapini: "Con i nostri metodi di vasocottura offriamo prodotti sicuri e genuini preparati da giovani con autismo"

Proporre alle sagre paesane piatti vegani, vegetariani e gluten free non solo è possibile ma, neanche troppo complesso. Ad esserne convinta è Sara Rapini, presidente della onlus Ragazzi Speciali nonché anima e braccio operativo de La Conserveria realtà che produce, confeziona e consegna alimenti in barattolo. Un progetto ormai diventato popolarissimo il cui obiettivo primario quello di inserire in contesti lavorativi ragazzi con autismo. Dal 2015, dal laboratorio di Castiglion Fiorentino partono prodotti finiti destinati alle tavole della provincia (e non solo) che portando con sé sia la qualità dei sapori locali che la genuinità di un percorso d’inclusione sociale senza uguali. Ad oggi sono 10 i ragazzi speciali che compongono quella stessa squadra diventata punto di riferimento per la produzione gastronomica dell’Aretino e che, in seguito al dibattito apertosi attorno alla possibilità di ampliare i menù proposti alle sagre - inserendovi un piatto vegano e uno senza glutine - si è detta pronta a rimboccarsi le maniche e cucinare.

Ma procediamo con ordine. In questi ultimi giorni la commissione sagre del Comune di Arezzo si è riunita per discutere la proposta del consigliere pentastellato Michele Menchetti il quale aveva chiesto l’inserimento di piatti vegani e senza glutine nei menù delle feste. Idea bocciata e rispedita al mittente poiché ritenuta di difficile realizzazione visto che, nel caso di pietanze gluten free, non solo sono necessari ambienti sterili ma, anche, personale formato e in possesso delle certificazioni previste. Stesso destino quello toccato al piatto vegano e/o vegetariano. Sebbene di realizzazione più semplice - basta pensare ai tanti piatti della tradizione aretina e toscana proposti in ogni ristorante - l’idea non ha convinto. “Noi però - afferma Sara Rapini de La Conserveria - saremo più che felici di metterci a disposizione delle sagre. Lo facciamo già con quella di Montagnano e, volendo, saremmo in grado di collaborare anche con altre”. La proposta della presidente Rapini prevede il coinvolgimento diretto de La Conserveria e della sua squadra di chef speciali. “Negli anni abbiamo sviluppato anche dei piatti pronti come la nostra pappa al pomodoro all’aglione, zuppe e ribollita, sistemate dentro aa appositi barattoli sigillati. Per gustarli è sufficiente metterli o a bagnomaria oppure dentro al microonde per qualche minuto. Non vanno aperti prima ma solo al momento del pasto. In questo modo l’alimento non è contaminatile ed è già pronto all’uso. Nel caso delle sagre, ho pensato che potremmo mettere a disposizione la nostra tecnica per supplire alle difficoltà delle cucine e realizzare alimenti gluten free da proporre nei loro menù. I nostri sono prodotti certificati e ottenuti grazie all’impiego di ogni procedura prevista nei protocolli alimentari. Abbiamo fatto corsi e siamo perfettamente in grado di presentare dei piatti sicuri per chi è intollerante al glutine. Stesso scenario per i vegani e i vegetariani. E, volendo, possiamo anche ideare delle portate appositamente per ogni singola sagra. Sarebbe straordinario per noi metterci a disposizione e interagire col territorio anche in questa maniera. Noi siamo pronti a dare supporto alle sagre, pertanto chi vuole si faccia avanti e ci contatti. Credo che l’inclusione sociale possa passare anche attraverso proposte semplici come questa”.

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