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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Vaccini e polemiche: il richiamo di Draghi. In Toscana anziani ancora indietro e prenotazione-caos per i fragili

Solo il 6,1% degli Over 80, alla data di ieri, aveva completato il ciclo di due somministrazioni, a cui si aggiunge il 23,7% di prime dosi. Nessuno ha fatto peggio tra le altre regioni in quanto a numero di anziani complessivamente coinvolti. E ieri c'è stato il frustrante "clic-day" per le categorie vulnerabili

Il Governo della Toscana resta nel mirino delle critiche sul fronte delle vaccinazioni, tra le dosi da destinare agli anziani e quelle per le persone vulnerabili. Due categorie che, il presidente del Consiglio Mario Draghi lo ha specificato, devono avere la priorità assoluta nella somministrazione, rispetto a tutte le altre - più giovani e senza patologie gravi - identificabili con un certo tipo di professione. Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio è stato netto in un'intervista al Corsera: "Procedere per categorie non va bene, causa problemi. Se bisogna chiudere una coda - per esempio per gli insegnanti - va bene. Ma che non diventi saltare la fila. Procedere per anno di nascita è l’unico criterio oggettivo".

Il caso over 80 e le polemiche

Nei giorni scorsi è esplosa la polemica per i dati sulle somministrazioni agli Over 80 in Toscana, che al 24 marzo restavano complessivamente le più basse d'Italia, col 6,1% di ciclo completo, cui si aggiunge il 23,7% di prime dosi. Solo la Sardegna fa peggio per la seconda dose (5,6%), ma con un altro 30,9% che almeno ha già fatto la prima somministrazione. La Toscana è lontanissima da Bolzano (quasi 70% di anziani coinvolti almeno con la prima dose e un 41% già immunizzato) o Trento (60%), ma anche Basilicata, Lazio ed Emilia Romagna (oltre il 50%).

La piattaforma per gli estremamente fragili

A questo fronte di criticità si è aggiunto ieri il crollo ripetuto del sistema informatico di gestione della prenotazione del vaccino per gli estremamente vulnerabili. Un percorso a ostacoli per le migliaia di utenti che hanno cercato, molti invano per tutto il giorno, di accedere al sistema. Uno strumento, quello utilizzato per la prenotazione, evidentemente non in grado di supportare la mole di richieste contemporanee arrivate, che ha generato disservizi e frustrazione: c'è chi si è trovato di fronte il messaggio di errore, chi il mancato caricamento della pagina, chi è stato buttato fuori improvvisamente nel mezzo della procedura. E chi, ovviamente, è rimasto deluso: escluso dalla possibilità di prenotare - tra codici e password - nonostante ore di sforzi, fino a notte fonda. E' chiaro che lo dosi a disposizione (15mila) erano meno rispetto alla platea di aventi diritto in Toscana (80mila), ma forse si poteva prevedere un sistema migliore - vista l'attenzione che c'è sul tema e l'alta probabilità di un enorme flusso di accessi contemporanei - per gestire le priorità. Perché il modello usato, una volta provato, lascia un amaro sapore da lotteria online.

Il richiamo di Draghi

Ieri mattina il presidente del Consiglio Mario Draghi è stato molto chiaro: "Per quanto riguarda la copertura vaccinale di coloro che hanno più di 80 anni persistono purtroppo importanti differenze regionali, che sono molto difficili da accettare. Mentre alcuni seguono le disposizioni del Ministero della Salute, altre trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale". La vaccinazione degli anziani ad Arezzo e nel resto della Toscana si fa attraverso i medici di famiglia, è ufficialmente iniziata a metà febbraio ma è proceduta meno rapidamente rispetto ad altre regioni, tanto che dopo le prime polemiche la giunta regionale, una settimana fa, ha presentato un piano di accelerazione su questo fronte, che dovrebbe portare gli anziani toscani ad essere tutti immunizzati entro il 25 aprile, secondo l'annuncio dell'assessore Bezzini dei giorni scorsi.

Le parole di Giani

Dopo il richiamo di Draghi non c'è stata una Regione d'Italia che abbia ammesso errori. E pure il governatore Giani ieri si è assolto: "Per quanto riguarda gli over 80, sicuramente il presidente Draghi, che conosce bene la situazione, non si riferiva alla Toscana perché abbiamo condotto la nostra campagna di vaccinazione con molta precisione, lui sa benissimo che oggi in Toscana vengono distribuite 13mila dosi agli anziani che sono prenotati da 20 giorni, domani ne verranno distribuite 16 mila, dopodomani 11 mila. Queste sono le prenotazioni che noi abbiamo fatto coi medici di famiglia perché noi vogliamo dare qualità - ha aggiunto Giani - Quindi abbiamo voluto che le persone over 80 non si trovassero con un operatore generico a far loro la puntura, con un contraccolpo psicologico, ma abbiamo voluto che fossero i medici di famiglia a somministrare loro il vaccino". In sostanza, Giani rivedica la scelta dei medici di famiglia, che sanno come mettere a loro agio gli Over 80, a costo di metterci qualche giorno in più. E sulle prenotazioni online dei super fragili Giani ha aggiunto: "Noi mettiamo 15mila dosi di vaccino, che sono quelle che abbiamo, perché io non posso moltiplicare i pani e i pesci, per i super fragili che in Toscana sono 80mila. Questi 15mila vaccini che ci sono arrivati corrispondono a 15mila prenotazioni: lo so che sono rimaste 65mila persone senza, ma i numeri sono questi. Man mano che arrivano i vaccini, noi li rimettiamo sul portale".

Il chiarimento sulle dosi per le categorie

Questa mattina Giani, ospite di Radio 24, è tornato a parlare in merito al ritardo della Toscana nella vaccinazione degli over 80 e sulle polemiche per la somministrazione ad alcune categorie professionali. "Si potrà dire - ha spiegato Giani - che abbiamo usato un'interpretazione estensiva sui sanitari, quindi non ci siamo fermati ai medici ma abbiamo vaccinato tanti operatori sanitari, vedo che il numero è superiore ad altre realtà italiane, e questo ha portato ad intensificare (la vaccinazione, nda) sugli anziani una-due settimane dopo. Questo posso capirlo, ma per quanto riguarda le categorie a loro è stato, è, e sarà destinato solo AstraZeneca", vaccino che agli over 80 non può essere somministrato.

Aggiornato alle 12,46

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