Manca ancora l'ok da parte del consiglio regionale e poi, la legge sull'obbligatorietà dei vaccini prima dell'iscrizione dei bambini ai nido, materne e servizi integrativi per l'infanzia.

La giunta regionale toscana ha già espresso parere positivo nei confronti del documento presentato dall'assessore Stefania Saccardi. Sarà necessario ancora un passo e poi la proposta diventerà legge.

Sull'esempio dell'Emilia Romagna, prima regione italiana a dotarsi di una normativa che prevedesse l'obbligo di vaccinazione per iscrivere i piccoli ai servizi e scuole per l'infanzia, ecco che la Toscana si è messa al lavoro per ottenere lo stesso risultato.

"Noi abbiamo ritenuto, anche alla luce del nuovo piano vaccinale varato dal governo - spiega Stefania Saccardi - di allargare l'obbligatorietà anche per quelle che sono le vaccinazioni consigliate. Anche queste, nel testo che abbiamo previsto, diventeranno obbligatorie per accedere alle scuole per l'infanzia. Tra queste c'è anche la meningite. Dall'anno scorso la Toscana ha attivato una campagna vaccinale contro il meningococco c davvero importante che ha coinvolto buona parte della popolazione. Il nostro intento è quello di fare prevenzione ed evitare di piangere ulteriori morti. Abbiamo pensato di modificare la legge perché, a mio avviso, è dovere di chi governa assumere decisioni anche impopolari per tutelare la popolazione da malattie che si possono evitare. E non è un caso che abbiamo pensato di farlo quando ci siamo accorti che le percentuali di vaccinazioni si stavano riducendo in maniera allarmante. Qualche anno fa la popolazione regionale coperta era pari al 98%. Oggi siamo arrivati al 94,9%".

Di questi giorni la notizia riguardante anche l'elaborazione di una legge nazionale che in tempi brevi stabilisca l'obbligatorietà dei vaccini per l'accesso dei bambini al nido e alla scuola materna. Sulla falsariga dell'esempio toscano ed emiliano il governo ha scelto di intraprendere un percorso finalizzato al raggiungimento di questo obiettivo. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e gli assessori delle Regioni e delle Province autonome recentemente si sono confrontati proprio su questo punto. Una stretta decisa dopo l'allarme provocato dai recenti casi di meningite.

Una necessità diventata sempre più impellente dopo l'innalzamento dei casi di meningite che hanno colpito la regione Toscana. In questo senso, nella sola provincia di Arezzo, la campagna vaccinale attivata nel 2015 dall'assessorato regionale alla salute insieme alle Asl ha riguardato una fetta importante della popolazione.

Dal maggio 2015 al 30 novembre 2016 si sono vaccinati 62.360 aretini. Di questi 22.764 sono ragazzi tra gli 11 e i 20 anni, 34547 sono adulti tra i 20 e i 45 anni e 5049 gli over 45. Sono stati proprio gli adulti la fascia numericamente più consistente. Alto anche il numero di medici che hanno aderito alle campagne di vaccinazione: 33 pediatri su 39 (84,6 per cento) e 195 medici di medicina generale su 249 (pari al 78,3 per cento).