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Unisin: "Tutti i dipendenti di Banca Etruria a processo siano assolti"

La nota del sindacato

Sulla sentenza della Corte di Giustizia Ue relativa al caso Tercas si esprime Federico Bellucci, Segretario Regionale Toscana Unisin Ubi (Unita’ Sindacale Falcri - Silcea - Sinfub):

La decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che, pronunciandosi sugli interventi del Fondo Interbancario di Tutela dei depositi in ordine al caso Tercas, ha accolto il Ricorso a suo tempo promosso dall’Italia, annullando la decisione della Commissione Europea che aveva qualificato l’operazione come aiuto di Stato, lascia dietro di se’ amarezza e delusione. 

Non ovviamente per i relativi contenuti e per quanto deciso, ma per la tempistica con la quale si è addivenuti a questo pronunciamento. 

Viene da chiedersi come possa ritenersi efficiente ed adeguatamente tutelante, con riferimento agli interessi coinvolti (tutti peraltro di rango costituzionale), un sistema in base al quale vengono assunte decisioni così importanti per la vita economica e sociale di un paese, passate al vaglio degli organi istituzionali coinvolti, per poi essere sopposte al giudizio di legittimità a distanza di tanti anni.

Adesso sappiamo che il salvataggio di Banca Etruria attraverso l’intervento del Fondo sarebbe stato possibile. Lo sappiamo adesso, a distanza di quasi 4 anni dal provvedimento di risoluzione. Lo sappiamo adesso, dopo avere vissuto gli eventi drammatici dell’azzeramento delle azioni e delle obbligazioni subordinate, il linciaggio mediatico. I processi ai dipendenti, tutt’ora in corso.

Come rappresentante dei lavoratori e come cittadino, ritengo che tutto ciò sia inaccettabile e debba richiedere una seria e profonda riflessione sui meccanismi decisionali, sul sistema in generale.

Il paese ha bisogno di risposte che di fronte alle crisi di impresa siano da un lato efficaci dal punto di vista del risultato e dall’altra rispettose degli interessi in gioco (tra cui quello della tutela dei lavoratori, degli stakeholders in generale, dell’economia dei territori).

Purtroppo la vicenda di Banca Etruria ha avuto rilevanti ripercussioni per l’economia del territorio, per la clientela che ha subito l’azzeramento delle azioni e obbligazioni subordinate, per i dipendenti (con particolare riferimento a coloro che hanno dovuto e devono affrontare processi penali, con tutto ciò che ne consegue).

Il mio augurio e desiderio è che tutti i colleghi coinvolti siano assolti e che le relative vertenze si concludano quanto prima.

I dipendenti della Banca sono persone per bene e non meritano tutto questo. Non meritano di leggere oggi, a distanza di tanti anni, che quanto hanno vissuto e stanno vivendo poteva essere evitato.

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