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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Un treno dal Casentino a Firenze. Bernardini: "Soppresso prima di partire? La vallata costretta all'isolamento forzato"

E se a gennaio il trenino del Casentino sparisse? E se quello promesso verso Firenze addirittura non partisse neanche? Le preoccupazioni sono quelle che riguardano i casentinesi che, nelle ultime giornate, hanno assistito ad uscite riguardanti i...

E se a gennaio il trenino del Casentino sparisse? E se quello promesso verso Firenze addirittura non partisse neanche?

Le preoccupazioni sono quelle che riguardano i casentinesi che, nelle ultime giornate, hanno assistito ad uscite riguardanti i collegamenti via ferro da e per la vallata.

Di oggi la presa di posizione da parte del sindaco di Bibbiena, Daniele Bernardini che segue l'incontro di venerdì mattina scorso presso l’Unione dei Comuni del Casentino dove è stato affrontato il tema del trasporto pubblico. Un confronto al quale hanno preso parte tutti i sindaci della zona insieme ai presidenti e ai tecnici di Lfi e Tiemme.

Nella seduta sono stati analizzati i problemi del trasporto ferroviario e su gomma e Lfi ha proposto di riportare l’orario dei treni alla versione antecedente il 6 novembre nella fascia oraria dell’uscita dalle scuole.

La decisione presa in quel contesto non mi appartiene - spiega Bernardini - anche durante la riunione ho provato a dissentire diverse volte da qualcosa che ritengo personalmente assurdo, ovvero un treno, quello Stia-Firenze che viene soppresso prima di partire. Cerco di spiegare brevemente la questione. Da alcuni giorni sono state istituite due nuove corse, una la mattina verso Arezzo ed una alle 13,36 da Arezzo verso il Casentino. Si tratta del treno veloce che da dicembre avrebbe dovuto collegare la nostra vallata direttamente a Firenze. Queste due nuove corse, avrebbero dovuto rappresentare un servizio in più per il collegamento tra Casentino ed Arezzo e soprattutto offrire ai casentinesi, un collegamento importante con Firenze. Uso il condizionale perché, dal momento che sono nati degli ovvi problemi di coincidenze tra treno e autobus per i luoghi del Casentino non raggiunti dalla ferrovia, L'Unione dei Comuni invece di chiedere alla Tiemme (tra l'altro presente con il suo presidente Dindalini), di modulare gli orari degli autobus sulla base delle nuove corse dei treni, ha chiesto di sopprimere la corsa aggiuntiva delle 13,36. Rimane quella della mattina, certo, ma manca lo strategico collegamento di ritorno. Non avvallo la decisione plenaria degli altri sindaci, poiché ritengo la cosa inaccettabile. Nelle riunioni politiche, davanti ai nostri cittadini, in ogni occasione ci lamentiamo dell’isolamento forzato del Casentino, il suo mancato collegamento con i centri più importanti, la difficoltà di intercettare i flussi turistici presenti su Firenze ecc poi parte dai primi cittadini stessi l’input a non volere questi stessi collegamenti. Insomma, il povero treno Firenze –Stia è stato soppresso prima di partire. Anche questo è il Casentino”.

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