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Un presidio dei vigili del fuoco per la Valtiberina: torna l'allarme sicurezza

Un presidio stabile. In grado di dare risposte 24 ore su 24. Con personale professionale e operativo in tempo zero. In altre parole, una caserma dei vigili de fuoco in piena regola senza dover contare più soltanto sulla disponibilità dei...

Un presidio stabile. In grado di dare risposte 24 ore su 24. Con personale professionale e operativo in tempo zero.

In altre parole, una caserma dei vigili de fuoco in piena regola senza dover contare più soltanto sulla disponibilità dei volontari.

L'annoso problema è quello che riguarda la Valtiberina.

Delle vallate della provincia è l'unica che non ha un distretto fisso di vigili del fuoco. Gli oltre 50mila residenti in caso di necessità devono attendere l'intervento di personale proveniente da Arezzo nove volte su 10. Già, perché un presidio c'è. Ma è costituito soltanto da volontari che, nel limite del possibile, cercando di dare riscontro alle emergenze. Ma tutto questo, a quanto pare, non è sufficiente. "Il recente fatto incendiario verificatosi nei giorni scorsi a Sansepolcro riporta alla ribalta l’annoso argomento della presenza di un presidio dei Vigili del Fuoco in Valtiberina che, allo stato attuale, può contare in loco soltanto su un ristretto numero di volontari - spiegano dalla Cisl - Da tempo il nostro sindacato denuncia in ogni sede che, l’ampia superfice della valle, la particolarità orografica, i numerosi insediamenti produttivi, la disastrata viabilità e, non ultimo, la sismicità della zona richiederebbero più che un presidio di volontari, un vero e proprio distaccamento in grado di dare soccorso h 24. La discussione va avanti da tempo ma, ad oggi, oltre alle solite promesse e a qualche mezza presa in carico del problema, la situazione è rimasta pressoché immutata. Ricordiamo gli incontri tenuti presso il Comune di Sansepolcro con l’allora sindaco Daniela Frullani e l’incontro tenuto presso la sede Cisl biturgense con i parlamentari del Pd aretino Marco Donati e Donella Mattesini, la vice presidente del consiglio regionale Lucia De Robertis ed i comandanti provinciale e regionale dei vigili del fuoco. Le condizioni per aprire un presidio, continuano dal sindacato, ci sono oltre alla sede già pronta e a disposizione, vi è personale del corpo dei vigili del fuoco da distaccare in loco che, in sinergia con i volontari, assicurerebbero la dovuta assistenza. Notiamo, proseguono da viale Michelangelo, che recentemente anche altre forze sindacali hanno iniziato a condividere le nostre preoccupazioni e che stanno richiedendo la presenza stabile di personale professionistico appartenente al corpo dei vigili del fuoco. L’apertura di un presidio in Valtiberina significherebbe assicurare assistenza in una zona impegnativa, ma anche potenziare il territorio di un servizio di sicurezza necessario così come, e non ultimo, la concreta possibilità di creare ulteriori posti di lavoro. Come sindacato - concludono dalla Cisl - la questione sicurezza in Valtiberina per noi è una priorità che va portata a compimento. Da tempo ci stiamo battendo perché ciò diventi realtà e continueremo a farlo con o senza “alleati”. La provincia conta su quattro sedi fisse - Arezzo, Bibbiena, Montevarchi e Cortona - più due distaccamenti gestiti da volontari - Pratovecchio e Sansepolcro.

In tutto sono circa duecento gli uomini che prestano servizio nelle varie realtà territoriali. Per la trasformazione di Sansepolcro in presidio fisso servirebbero 28 professioni.

La necessità di una caserma con personale reperibile per l'intera giornata ciclicamente balza agli onori della cronaca. Sono molti a sostenere che la vallata presenta tutte le caratteristiche necessarie per richiedere a gran voce la presenza stabile dei vigili del fuoco.

"Il 60% del patrimonio boschivo della provincia di Arezzo si trova in Valtiberina - fanno sapere alcuni operatori - la E45 è un'arteria di grande comunicazione che insiste in questa zona. C'è la diga di Montedoglio che, come abbiamo visto nel passato, può rappresentare un rischio. E poi non dimentichiamo che Sansepolcro sarebbe una zona strategica non solo per la vallata ma anche per la provincia di Perugia. Città di Castello dista 20 minuti dal Borgo".

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