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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Un matrimonio e quattro battesimi in duomo ad Arezzo nella notte di Pasqua

“Questa è la notte nella quale il Nuovo Israele veglia al cospetto di Dio, per rinnovare la propria appartenenza al Signore, attraverso i quattro segni che scandiscono la comune preghiera: Il fuoco, l’ascolto della Parola di Dio, l’acqua del...

“Questa è la notte nella quale il Nuovo Israele veglia al cospetto di Dio, per rinnovare la propria appartenenza al Signore, attraverso i quattro segni che scandiscono la comune preghiera: Il fuoco, l’ascolto della Parola di Dio, l’acqua del Battesimo con il rinnovamento delle nostre promesse, l’Eucarestia", con queste parole, pronunciate all’inizio dell’omelia della veglia pasquale, celebrata in cattedrale ad Arezzo, l'arcivescovo di Arezzo Riccardo Fontana ha espresso il significato profondo della Pasqua: rinnovare l'appartenenza dei fedeli al Signore.

La celebrazione ha visto anche il Battesimo di quattro catecumeni da parte del vescovo. Quattro catecumeni adulti, provenienti da paesi stranieri, che – dopo aver ricevuto la debita formazione con il supporto del Centro Pastorale diocesano per l’Evangelizzazione e la Catechesi - hanno deciso di condurre a maturità la loro fede attraverso il Battesimo. Sono Serge (originario del Camerun) che, con il sacramento ha preso nome Mosè, Katerina, Sandri e Marra, albanesi.

Non solo: Sandri già sposato civilmente con Caterina, durante la veglia – dopo aver ricevuto il Battesimo – si è unito a Caterina in matrimonio.

“Questa notte è importante per ciascuno di noi, perché vi sono i segni primordiali della nostra fede”, ha continuato il vescovo Riccardo nella sua omelia, “il fuoco nuovo con cui trasformare il mondo, la luce di Cristo che illumina le tenebre, il canto e la poesia dell’Annunzio pasquale ci hanno fatto partecipi della liturgia pasquale dei secoli. Siamo il popolo di Dio. Veniamo da lontano: dal costato di Cristo aperto sulla croce”.

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Il vescovo Riccardo si è soffermato anche sul tema giubilare della misericordia: “Per tutti c'è misericordia, se solo ci mettiamo in ascolto di Dio e lasciamo che la Sua parola ci trasformi. L'amore che il Signore ha per noi è più grande del nostro peccato. Questa è la notte in cui ti è offerto il perdono. Le novità vere sono nel cuore, le apparenze non contano. Dio è capace di cambiare anche il mio cuore di pietra: "toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne". Per cambiare bisogna togliere qualcosa, bisogna lasciarci trasformare da Dio che è un ottimo medico. Sa bene quello di cui abbiamo bisogno. Quanto a noi, si deve tornare a fidarci di lui”.

Un invito, poi, all’Arezzo cristiana: “Questo popolo, Arezzo cristiana, rinnova stanotte la propria scelta al bivio: siamo in cammino sulla via di Dio e non vogliamo perdere la strada. Questa notte vogliamo accogliere il duplice messaggio degli angeli al sepolcro: "Non abbiate paura... lo vedrete, come vi ha detto". Che è come dire ad Arezzo di oggi: coraggio! Andiamo avanti”.

Gli appuntamenti del vescovo

Oggi 27 marzo, giorno della solennità di Pasqua, Fontana presiede la Messa Pontificale in cattedrale alle ore 10.30; nel pomeriggio, il presule è a Sansepolcro, in Concattedrale, per celebrare alle ore 18 la Messa vespertina. Infine, il 29 marzo, martedì in Albis, Fontana presiederà alle ore 17.30 la processione del Cristo Risorto e la Messa nella Concattedrale di Cortona.

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