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Saluto di quinta elementare e terza media allo stadio. La preside dice no all'evento della sindaca

E' accaduto in provincia di Arezzo nel comune unico di Laterina Pergine Valdarno. La preside ha rifiutato di partecipare e anche i docenti non andranno al saluto dei ragazzi che hanno finito il ciclo di studi

Ultimo giorno di scuola, proposta del sindaco rifiutata dalla dirigente scolastica. E' accaduto nel comune di Laterina Pergine Valdarno dove la prima cittadina Simona Neri aveva pensato di organizzare l'ultimo giorno di scuola facendo incontrare gli studenti delle classi quinte elementari e delle terze medie per un saluto veloce e in totale sicurezza all'aperto negli stadi comunali di Laterina e Ponticino. Al saluto erano ovviamente stati invitati insegnanti e la dirigente stessa perché quel momento avesse il valore importante che meritava per i ragazzi che sono in procinto di fare il salto nel ciclo di studi.

Dalla preside dell'Istituto Mochi però è arrivato il diniego all'invito.

simona-neri-2"Non posso che esprimere dispiacere per il rifiuto da parte della preside Garra della nostra proposta di far incontrare, negli stadi comunali, le classi quinte elementari e terze medie a chiusura di un anno scolastico così particolare e difficile per tutti: per alunni, insegnanti e famiglie. Alla preside non è stata richiesta nessuna responsabilità giuridica o organizzativa, visto che il sabato i bambini non vanno a scuola. La presenza di preside e docenti era stata richiesta per dare un significato alla giornata, non per assumersi responsabilità del rispetto delle distanze o dei protocolli disciplinari. Questa scelta non può essere quindi dettata da motivazioni di ordine di sicurezza, la scuola non ha responsabilità e la giornata è extrascolastica: negare la propria partecipazione, in questo particolare momento storico, semplicemente significa voler privare questa iniziativa del suo grande valore simbolico." 

Nella lettera che la preside ha inviato ai genitori si legge: "Come dirigente scolastico mi sento di dissociarmi per questa scelta che trovo inopportuna e con me si dissociano i docenti che non reputano corretto sottovalutare gli eventi e mettere a repentaglio la sicurezza degli alunni."  E poi "preferiamo un saluto virtuale ad un incontro che non può essere festoso perché lontano dalla normalità" e infine "ci asteniamo dal partecipare e lasciamo ai genitori la libertà e la responsabilità di una loro eventuale libera partecipazione, pur ricordando che la scuola è costituita dalle componenti degli alunni, genitori e docenti e che l'assenza di una componente, motivata a ragione, determina inevitabilmente un saluto monco in quella circostanza."

Parole che non lasciano spazio a interpretazioni. Nonostante il messaggio lanciato dal vice ministro dell'Istruzione pochi giorni fa. "Il Comitato Tecnico Scientifico - ha scritto Anna Ascani nella sua pagina Facebook - ha chiarito che non è contrario agli incontri tra studenti e docenti per salutarsi per un ultimo giorno di “scuola”, purché siano all’aperto e nel pieno rispetto dei divieti di assembramento e delle regole di distanziamento e di protezione individuale. Sono contenta. E spero che iniziative del genere vengano organizzate, in piena sicurezza, anche oltre la data prevista per la fine delle lezioni, come si sta facendo in diversi comuni. È una piccola cosa, ma può servire agli studenti a chiudere più serenamente un anno che dal punto di vista delle relazioni è rimasto sospeso. Questo vale soprattutto per i bambini e i ragazzi che cambieranno scuola, compagni e insegnanti, passando dalla scuola dell’infanzia alla primaria, dalla quinta elementare alla prima media o dalla terza media al primo superiore. E per quelli che concluderanno il percorso scolastico con l’Esame di Stato."

E ancora Simona Neri ha dichiarato: "In questo contesto che rischio ulteriore potrebbe rappresentare organizzare, con il supporto della Protezione Civile, un incontro controllato di un'ora in spazi aperti come dei campi sportivi nel pieno rispetto delle misure di sicurezza? Ha domandato la sindaca Neri - l’intento dell’amministrazione è uno solo: permettere che i nostri ragazzi possano avere un ricordo nitido del loro "ultimo giorno di scuola", seppur fittizio, in una fase importante delle loro vite - la fine delle elementari e delle medie - un ricordo che li possa accompagnare per tutta la loro vita ..." 

Diverse vedute anche per i campi estivi nelle scuole

Tra la sindaca Neri e la preside Garra punti di vista diversi anche sull'organizzaizone dei campi estivi nelle strutture scolastiche.

"Questa mattina ho ricevuto comunicazione che la preside Garra trova "opinabile" la nostra volontà di organizzare i centri estivi presso gli edifici scolastici. Giova precisare che la scelta degli edifici scolastici è dettata proprio dal fatto che questi locali sono già totalmente adeguati per il rispetto delle prescrizioni igienico sanitarie previste dal protocollo sulla sicurezza del Dpcm del 17 Maggio 2020. Prendiamo atto che l'istituto Mochi non collaborerà allo spostamento provvisorio del proprio materiale didattico e pertanto chiediamo che venga comunicato a questa amministrazione l'elenco dei beni inventariati che dovranno essere custoditi."

"Potevamo non fare nulla, non prenderci responsabilità, non fare i campi estivi: probabilmente sarebbe stato più "sicuro" per l’amministrazione. Ma se questa drammatica stagione non ci ha insegnato ad avere un po’ più di coraggio e di attenzione per il prossimo, allora davvero abbiamo fallito. Abbiamo e stiamo continuando ad essere determinatissimi nell'adottare tutte le misure necessarie per combattere il contagio. Ma non accettiamo che il contagio sia l’alibi per non fare, per rassegnarsi a ridurre tutto: speranze, impegno, generosità, attenzione per gli altri. Forse non si è capito che la stagione che inizia oggi non può e non deve continuare ad essere la stagione di chi, per non sbagliare, per non rischiare, per “non avere beghe” non fa nulla o il minimo indispensabile. Non solo la nostra comunità, ma il Paese tutto, avrà bisogno di maggior forza ed altruismo."

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