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Il sindacato Ugl ferrovieri: "Rischio catastrofe nel trasporto regionale toscano"

Il segretario regionale Marco Turcheria: "Giani vuole valorizzare una società gestionale toscana nel settore trasporti. Ci prepariamo a mettere in campo ogni azione per evitare che questo avvenga"

Comunicato stampa UGL ferrovieri Toscana.

"Le affermazioni del governatore della Toscana, Eugenio Giani, risuonano come una spada di Damocle per pendolari e ferrovieri. Il politico, difatti, ha espresso la volontà di “valorizzare una società gestionale toscana” nel settore trasporti, che quindi si occupi anche di tutto il settore ferroviario della regione.

“A rischio efficienza dei servizi ferroviari e posti di lavoro” è quanto dichiara Marco Turcheria, segretario regionale dell’UGL ferrovieri Toscana, a tal proposito. “La gara di appalto inerente al trasporto su gomma ci ha mostrato l’ingente dispendio di risorse economiche ed in termini di tempo che l’operazione di accentrare tale settore ha comportato. Da mettere in evidenza il fatto che in Toscana sia già presente un’azienda che si occupi della stragrande maggioranza del trasporto ferroviario. Tali asserzioni si fanno ancor più gravi se si pensa che suddetta società sia l’azienda più grande d’Italia nel settore trasporti, nonché Trenitalia, quindi in grado di dare forti garanzie per quanto riguarda investimenti economici, efficienza nei servizi erogati e posti di lavoro.

Risulta, quindi, lecito e doveroso domandarsi perché Giani voglia trasferire la gestione del trasporto ferroviario a un’azienda privata, destituendo testé dall’incarico la società che da più tempo, più di un secolo, se ne sta, tuttora, occupando non solo in Toscana, ma in tutta Italia. Siamo estremamente preoccupati per le disastrose conseguenze che tale scelta possa comportare. Ci dichiariamo totalmente contrari a questa decisione che potrebbe rivelarsi un’ennesima follia, intrapresa dalla Regione Toscana. Speriamo fortemente che tali dichiarazioni non abbiano alcun seguito e asseriamo, già da oggi, che, come UGL, ci prepariamo a mettere in campo ogni azione a noi possibile per evitare che questo avvenga.

Vogliamo portare alla luce come tale operazione possa non solo mettere a rischio i contratti di lavoro, ma anche provocare disagio ai viaggiatori. Come da noi già annunciato in tempi non sospetti, ovvero l'8 gennaio 2020, molti pendolari, infatti, rischierebbero di veder schizzare alle stelle i prezzi di titoli di viaggio e abbonamenti, in aggiunta è possibile che vengano dilatati i tempi di percorrenza e diminuite le corse, in quanto società concorrenti potrebbero non dialogare tra loro e non far coincidere i vari arrivi e partenze, creando immensi disservizi, incidendo, notevolmente, sull’efficienza del trasporto ferroviario.”

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