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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Turismo, dopo Parigi un tracollo: 1200 arrivi in meno

Capolavori d’arte? Paesaggi mozzafiato? Cucina d’autore? No, adesso è la sicurezza il vero driver competitivo del turismo italiano. “Soprattutto in territori come il nostro, fuori dai percorsi più battuti, lontani dalle folle del turismo di massa...

Capolavori d’arte? Paesaggi mozzafiato? Cucina d’autore? No, adesso è la sicurezza il vero driver competitivo del turismo italiano. “Soprattutto in territori come il nostro, fuori dai percorsi più battuti, lontani dalle folle del turismo di massa, la sensazione di sentirsi al sicuro potrà essere vincente”, dice la responsabile dell’area turismo della Confcommercio aretina Laura Lodone.

È la rivincita delle città d’arte “cosiddette minori”, di cui è ricca la nostra provincia. A visitarle saranno soprattutto i turisti provenienti da mercati di prossimità, italiani in primis, poi austriaci e tedeschi. “Era inevitabile che i tragici fatti di Parigi avessero un contraccolpo. Il governo degli Stati Uniti ha formalmente sconsigliato ai propri cittadini di viaggiare, il mercato orientale per adesso evita l’Europa, i nostri “cugini” francesi sono ovviamente ancora sotto choc”, dice Laura Lodone.

Gli effetti si sono fatti sentire anche da noi: “Sansepolcro, per esempio, si è vista annullare di colpo le prenotazioni degli studenti giapponesi che ogni anno a dicembre arrivano per rendere omaggio a Luca Pacioli”, dice la responsabile di Confcommercio, “una perdita di circa 900 presenze che incide purtroppo sul fatturato di alberghi, ristoranti, guide turistiche e tutte le altre imprese in qualche modo coinvolte, dai negozi al Museo Civico della città. Nel resto della provincia, sono stati annullati gli arrivi di circa 300 persone, prevalentemente americani ”.

La situazione non è destinata a cambiare, almeno nell’immediato, fino a quando l’onda emotiva dei fatti di Parigi si calmerà un poco.

Confcommercio conserva però l’ottimismo. “La resilienza, ovvero la capacità di reagire agli eventi, di piegarsi senza spezzarsi, è una dote di tutti gli imprenditori, e di quelli del turismo in particolare”, sottolinea Laura Lodone, “sono abituati da sempre ad avere a che fare con variabili assai mutevoli. Dalla politica ai cambiamenti climatici, dalla cronaca alle mode, tutto influisce sulle decisioni di viaggio, anche con preavvisi brevissimi”.

Nulla, quindi, è perduto: “se nell’immediato ci sono perdite amare, bisogna mettersi subito al lavoro per la stagione prossima, puntando sui mercati di prossimità per riempire i vuoti”. C’è poi la variabile del Giubileo straordinario, che da noi ha due tappe fondamentali come La Verna e la basilica di San Francesco: “sarà fondamentale costruire una rete di sicurezza che dia piena tranquillità ai potenziali visitatori”.

Gli operatori, dunque, non devono perdersi d’animo, ma il Governo deve tenere conto della situazione attuale: “Chiediamo una revisione degli studi di settore per alcune categorie, con parametri che evidenzino i danni subiti”, sostiene la Confcommercio.

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