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Treni in ritardo sulla linea Sinalunga-Stia. Ceccarelli: "Colpa dello slittamento del piano sicurezza"

L’assessore ai trasporti della Regione in commissione territorio e ambiente: "Le verifiche dell'agenzia nazionale non sono terminate". Marco Casucci (Lega) aveva presentato un'interrogazione: “Il Casentino non può più aspettare”

L’assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, ha risposto a una interrogazione presentata dal consigliere Marco Casucci (Lega) in merito al “persistere di alcune criticità sulla linea ferroviaria Sinalunga-Stia”. Con l’interrogazione si chiedeva al presidente della Regione e alla Giunta “a che punto siano i lavori di manutenzione sulla linea Stia-Arezzo-Sinalunga e gli investimenti sul materiale rotabile nuovo; se l’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria abbia finito di svolgere le valutazioni sull’approvazione del piano presentato da Rfi a proposito dell’ammodernamento tecnologico; a che punto sia il nuovo bando di gara per l’aggiudicazione dei lavori di messa in sicurezza della linea (che è causa della lentezza dei convogli e pertanto delle legittime rimostranze degli utenti) e se i tre milioni di euro aggiuntivi sono stati stanziati dal vecchio governo prima del 4 marzo; quali iniziative abbia formalmente adottato la Regione Toscana per reperire lo stanziamento aggiuntivo di tre milioni di euro”.

Uso “massiccio di mezzi obsoleti e poco confortevoli, troppo spesso insufficienti a garantire collegamenti rapidi e sicuri ai passeggeri”, e ancora la “palese inadeguatezza” dei materiali, “oltre alle ben note carenze di sicurezza per le mancate opere di manutenzione”. Queste le criticità rilevate nell’interrogazione. Una “inadeguatezza”, si legge ancora, che “finisce per condizionare la regolarità dei servizi al punto che i ritardi, vista la perdurante lentezza dei convogli, sembrano essere la regola piuttosto che l’eccezione”.

“Le verifiche dell’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria non sono ancora terminate”, ha detto l’assessore Ceccarelli. “Dovrebbero portare al pronunciamento entro marzo-aprile. C’è stata l’imposizione prima di una velocità massima di 70 chilometri orari, poi ridotta a 50, e l’obbligo di arresto prima del ciglio strada in presenza di passaggi a livello sprovvisti di barriere. Tali prescrizioni sono la causa principale dei ritardi sulla linea. Beneficio a questa situazione potrà essere apportato dal citato progetto per il sistema di controllo automatico di massimo livello, interamente finanziato dalla Regione, che negli anni passati ha stanziato 20 milioni. La gara di appalto è andata due volte deserta, di qui la richiesta al ministero di ulteriori 3 milioni di euro, di cui al momento, nonostante le promesse, non abbiamo certezza.

Ceccarelli ha fatto riferimento a tutta la corrispondenza con il ministero delle infrastrutture e ha annunciato che nel frattempo “la Regione ha preso atto della nuova proposta da parte di Rfi di procedere a una rimodulazione del progetto”. La riduzione della velocità, ha chiarito l’assessore, “è però solo molto parzialmente riconducibile all’installazione di questa tecnologia. Molto attiene invece al piano della sicurezza”.

“Stiamo tutti aspettando l’autorizzazione dell’Agenzia nazionale – ha replicato Casucci – che è già stata data in altre Regioni, penso all’Emilia-Romagna, mentre nel nostro caso slitta ancora al mese di aprile. Il disagio c’è, troppe volte è successo che per percorrere quei 40 chilometri di linea ferroviaria occorrano due ore. Si tratta di tempi che non sono degni della nostra Regione. Tutti auspichiamo che si possano trovare le risorse necessarie. Il Casentino non può più aspettare, questi problemi si protraggono da troppo tempo”. Il consigliere si è dichiarato non soddisfatto della risposta dell’assessore Ceccarelli.

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