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Scendono dall'autobus e vengono travolti dalle bici. Il caso tra via Crispi e via Roma

Per evitare problemi di questo tipo la fermata era stata soppressa

Scendono dall'autobus e vengono travolti dalle biciclette in transito.
Questo quanto accaduto più volte ad Arezzo, per la precisione nella direttrice tra via Crispi e via Roma dove è presente la continuazione della pista ciclopedonale promiscua che parte all'inizio di via Crispi.
Uno spazio riservato dunque sia agli utenti della mobilità dolce che ai pedoni anche se mancano cartelli specifici, sia verticali che a terra.

Le segnalazioni, di persone che sono arrivate alla fermata scelta, sono scese dall'autobus e poi sono state investite da ciclisti che passano a gran velocità nel tratto del marciapiede dei Portici, sono state numerose

Della problematica sono state informate le autorità, con lettere spedite dai rappresentanti sindacali di categoria di Cgil Cisl e Uil, al questore di Arezzo, al comandante dei carabinieri, al comune di Arezzo e alla polizia locale. 

Nella missiva, datata gennaio, oltre a raccontare questi casi, i rappresentanti sindacali chiedono delucidazioni su come sia considerato quel tratto di marciapiede tra l'incrocio di Corso Italia e quello di via Madonna del Parto.

La risposta delle autorità è arrivata recentemente e recita così:

"Trattatsi di pista ciclopedonale promiscua, come da cartelli stradali presenti."

Ebbene in realtà cartelli specifici in quel tratto di strada non ci sono e questo provoca incertezze sia nei pedoni che nei ciclisti.

Proprio per evitare problemi di questo tipo la fermata degli autobus all'inizio di via Crispi era stata soppressa, mentre invece il problema continua sotto i Portici. 

Almeno i segnali potrebbero essere messi. 

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