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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Trasporti pubblici in Casentino. Valentina Calbi: "Non abbiamo chiesto la soppressione di nessuna corsa"

“Di assurdo? Ci sono solo certi atteggiamenti, tipici di chi vuole sempre dimostrarsi il primo e il più grande. Chi vuol lavorare invece, si mette lì con pazienza e cerca di risolvere i problemi”. Così Valentina Calbi, sindaco di Chitignano e...

“Di assurdo? Ci sono solo certi atteggiamenti, tipici di chi vuole sempre dimostrarsi il primo e il più grande. Chi vuol lavorare invece, si mette lì con pazienza e cerca di risolvere i problemi”.

Così Valentina Calbi, sindaco di Chitignano e presidente dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino, torna sulla questione del trasporto pubblico dopo la riunione fra Sindaci e vertici aziendali di LFI e Tiemme, convocata per trattare le problematiche connesse all’entrata in vigore dei nuovi orari.

“Chi dice che quella è stata una riunione assurda – prosegue la Calbi – forse pensava ad altre cose mentre era a quel tavolo. Infatti si vede che ci ha capito ben poco di cosa è stato detto. Noi Sindaci non abbiamo chiesto la soppressione di nessuna corsa; diciamo che non c'erano altre soluzioni che tornare agli orari precedenti nel primo pomeriggio – come già aveva comunicato LFI la sera prima - per avere trasporti adeguati alle esigenze degli studenti, soprattutto quelli che usano treno e bus per i centri montani. Bibbiena non ha questi problemi? Invece molti di noi hanno riscontrato disagi. La nuova corsa delle 13:36 da Arezzo creava uno spostamento di quelle precedenti, con necessità di uscite anticipate da scuola o perdite di coincidenze. Ancora una volta, ne subivano le conseguenze i ragazzi dei paesi più lontani dal fondovalle”.

Quello che non va giù al presidente dell’Unione è un certo approccio al lavoro di tutto un gruppo:

“Definire assurdo il lavoro degli altri denota supponenza e prima ancora mancanza di rispetto verso le Istituzioni e i loro rappresentanti. Al contrario abbiamo riscontrato una volontà di farsi carico dei problemi e di provare a risolverli anche nei livelli tecnici e politici delle aziende di trasporto”. Secondo i Sindaci “Rinunciare ad una corsa aggiuntiva in quella fascia è un compromesso accettabile. Ora sta a tutti noi trovare gli spazi per introdurre nuovi servizi, anche il collegamento con Firenze. Gettare discredito su chi ci lavora è un comportamento strumentale, che alla lunga non paga”.

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