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Tpl, sindacati ottimisti: "Bene che si parli di mobilità e disabili, la corriera è per tutti"

"Opportunità, dovere, senso civico, sensibilità, sicurezza, importanza sociale, investimenti." Parole chiave messe in fila dalle segreterie provinciali trasporti di Cgil Cisl e Uil che si dicono moderatamente ottimiste nel guardare il bicchiere...

"Opportunità, dovere, senso civico, sensibilità, sicurezza, importanza sociale, investimenti." Parole chiave messe in fila dalle segreterie provinciali trasporti di Cgil Cisl e Uil che si dicono moderatamente ottimiste nel guardare il bicchiere mezzo pieno e accolgono positivamente spiragli di rinnovato interesse per una mobilità cittadina sostenibile ed esigibile mostrati nel contesto sia dall’amministrazione comunale sia dalle aziende stesse.

"Qualora si parli di rimuovere barriere architettoniche favorendo la mobilità in autonomia delle persone con disabilità, ben vengano differenti vedute purché costruttive e sinergiche allo scopo. Certo che per ottemperare ad interventi strutturali funzionali occorrono investimenti, risorse, politiche sociali mirate e programmate, ma affrontare di per se un problema significa comunque dimostrare senso civico, sensibilità e dovere , componenti queste, indispensabili e funzionali al progetto."

Ma veniamo al concreto di un argomento seguito in modo attento da Arezzo Notizie:

"La messa in opera di dissuasori della sosta, attraversamenti pedonali dotati di rallentatori, rifacimenti di marciapiedi, istallazione di specchi direzionali, delimitazione aree di fermata, unitamente alle recenti introduzioni di nuovi autobus urbani e suburbani dotate di pedane e dispositivi di sicurezza per disabili, costituiscono ulteriori interventi comuni utili alla ricerca di opportunità, investimento, sicurezza, rilevanza sociale. Taluni fattori moltiplicano esponenzialmente il proprio valore se accompagnati da un minimo di educazione civica e di rispetto altrui. Quotidianamente gli operatori di esercizio alla guida dei mezzi si fanno letteralmente in quattro per creare condizioni favorevoli ed ottimali alla salita e discesa delle persone con disabilità, sobbarcandosi talvolta responsabilità non proprie dovute all’imperizia ed alla maleducazione altrui, dimostrando professionalità umane e lavorative non comuni nel ribadire convintamente che la “corriera” è per tutti. Le segreterie auspicano che il nuovo piano della mobilità urbana concili esigenze dei cittadini, degli utenti, degli operatori del settore, delle forze dell’ordine, della città, costituendo ulteriore sviluppo sociale creando opportunità ed accessibilità del servizio coinvolgendo attivamente tutti i soggetti interessati."

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