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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Tpl, l'amarezza di Lombardi: "Boicottaggio provoca rinvii e costi"

“Mobit sta facendo di tutto per negare ai toscani un servizio migliore”. Questo il commento amaro del presidente di Autolinee Toscane, Bruno Lombardi, dopo l'esito dei primi 33 audit. Nei nove giorni di verifiche, iniziati lunedì 11 aprile, solo 5...

“Mobit sta facendo di tutto per negare ai toscani un servizio migliore”. Questo il commento amaro del presidente di Autolinee Toscane, Bruno Lombardi, dopo l'esito dei primi 33 audit. Nei nove giorni di verifiche, iniziati lunedì 11 aprile, solo 5 audit programmati dalla Regione sono andati a buon fine.

Busitalia, Cap, Ctt Nord ed Ataf, contravvenendo agli obblighi previsti dalla gara, hanno impedito tutti i sopralluoghi ai loro depositi, bloccato le verifiche ai mezzi e rifiutato di mettere a disposizione la documentazione relativa al personale ad allo svolgimento dell'attività.

Solo due aziende aretine, Ala di Pian di Scò e Baschetti a Sansepolcro, hanno rispettato gli impegni presi prima dell'avvio della gara. Così come hanno dimostrato collaborazione i proprietari – pubblici e privati - di alcuni immobili, che hanno autorizzato i sopralluoghi.

Autolinee Toscane sta invece quotidianamente ottemperando agli obblighi previsti dalla gara regionale del Tpl, rispettando il cronoprogramma della Regione. Ma non le viene permesso lo svolgimento dei sopralluoghi, verifiche e accesso alle informazioni indispensabili per l'avvio del servizio nei tempi previsti.

L’esito della gara del Tpl, a causa di questo “boicottaggio”, subirà quindi ritardi. Ritardi nell'avvio della nuova gestione. Ritardi negli investimenti che Autolinee Toscane si è impegnata a realizzare. Non solo, questi ritardi già comportano, per le casse pubbliche, maggiori costi: il servizio gestito dagli attuali gestori costa infatti 8 milioni di euro in più all’anno. “E’ un comportamento irresponsabile– commenta Bruno Lombardi, presidente di Autolinee Toscane - che punta solo a rinviare gli effetti positivi della gara che noi abbiamo vinto, grazie ad un’offerta migliore”.

Autolinee Toscane, come presentato nell'offerta economica, oltre a gestire il servizio a costi inferiori prevede un consistente rinnovo del parco bus, la reintroduzione della manutenzione all’interno dell’azienda, una migliore informazione agli utenti. E soprattutto prevede il passaggio ad una gestione unica, con il superamento dell’attuale frammentazione e delle relative duplicazioni delle strutture apicali.

“Con la gara che abbiamo vinto ci siamo impegnati a realizzare 563 milioni di investimenti – conclude Lombardi - Di questi 119 milioni saranno spesi per acquistare dagli attuali gestori o dai Comuni le sedi, i depositi e le officine; 93 milioni per comprare sempre dagli attuali gestori i bus in circolazione. Mentre i restanti 351 milioni serviranno per i nuovi bus e le tecnologie per la comunicazione. Tutti investimenti che subiranno ritardi e rinvii provocando un danno evidente ai toscani”.

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