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Toscana zona rossa: elementari, prima media e infanzia in classe. Cosa cambia (e cosa no) da oggi

La Toscana sta avendo un calo dei contagi covid e spera nella continuazione del trend fino al nuovo monitoraggio di venerdì 9 aprile. I dati degli ultimi giorni sembrano far ipotizzare una discesa ulteriore che potrebbe portare a parametri da zona arancione

Migliaia di studenti di nuovo in classe. Questa mattina, così come disposto dal decreto del governo Draghi, riprendono le lezioni in presenza per i bimbi delle elementari, dell’infanzia e studenti delle prime classi delle scuole medie. Un giorno significativo per le migliaia di famiglie aretine che, dopo un mese di didattica a distanza, riaccompagnano i propri figli all’ingresso di scuola. Da oggi, e fino al 30 aprile, l’Italia si regolerà secondo le direttive specifiche previste all’interno del documento governativo post vacanze pasquali. Se dal 3 al 5 aprile tutta la nazione è stata un’unica zona rossa, da oggi le cose cambiano leggermente.

Di fatto, come noto, è stata abolita la zona gialla e le regioni verranno classificate o rosse o arancioni a seconda dell’andamento dei contagi. Previsto il ritorno dal 30 aprile anche della possibilità della zona bianca ma, in questo caso, il range entro il quale è applicabile prevede che vi siano 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. Prorogato il coprifuoco che impedisce ai cittadini di spostarsi dalle 22 alle 5 del mattino. Stesso destino per i trasferimenti da una regione all’altra.

Toscana zona rossa

La Toscana, insieme a Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, e Valle d’Aosta, è tra le nove regioni con l’incidenza di contagi più alta. Per questa ragione vengono confermate e misure anti Covid previste nelle settimane pre pasquali. Il percorso verso un allentamento delle restrizioni per la Toscana, che secondo i dati dell'ultimo monitoraggio ha un indice Rt a 1.08, è un po' più difficoltoso rispetto alle situazioni registrate in Emilia Romagna e Lombardia che, di contro, potrebbero cambiare presto colore. La Toscana tuttavia sta avendo un calo dei contagi covid e spera nella continuazione del trend fino al nuovo monitoraggio di venerdì 9 aprile. I dati degli ultimi giorni sembrano far ipotizzare una discesa ulteriore che potrebbe portare a parametri da zona arancione.

Spostamenti

Vietato ogni spostamento sia nello stesso comune che verso quelli limitrofi ad eccezione di casi di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute e per lo svolgimento della didattica in presenza ove consentito. Non è consentito, né in ambito regionale né comunale, lo spostamento verso abitazioni private di amici o parenti. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Commercio

Sono sospese tutte le attività commerciali, fatta eccezione per quelle alimentari e di prima necessità (esempio: ottica, ferramenta, carburante, edicole, tabacchi, farmacie e parafarmacie, profumerie, librerie, vivai, piante e fiori, articoli sportivi). Sono sospesi i mercati salvo le attività di vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaisti. Chiusi i servizi di parrucchieri, barbieri e centri estetici. Restano aperte lavanderie, tintorie e pompe funebri.

Bar e ristoranti

Sospesa l’attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. È sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio, asporto consentito fino alle 22, eccetto per gli esercizi con codice Ateco 56.3 (esercizi senza cucina) possibile solo fino alle 18. Vietato il consumo sul posto o nelle adiacenze.

Sport

L’attività motoria è consentita solo in prossimità della propria abitazione, rispettando la distanza di un metro con mascherina. L’attività sportiva è consentita solo all’aperto e in forma individuale. Sono sospese le attività sportive e motorie nei centri sportivi e circoli all’aperto.

Scuola

Riaprono in presenza i servizi educativi dell’infanzia, scuole primarie e le prime medie. La didattica a distanza resterà unicamente per le scuole superiori e medie (secondo e terzo anno). Sono escluse ordinanze territoriali restrittive, salvo casi di eccezionale e straordinaria necessità (focolai e diffusione varianti), sentite le autorità sanitarie e nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità.

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L'ipotesi sulle riaperture dal 20 aprile

Nonostante l’ultimo decreto legge anti covid non preveda zone gialle, equiparandole alle arancioni, fino al 30 aprile non è escluso che possa arrivare un allentamento delle misure nell'ultima decade del mese e, di conseguenza, le riaperture di alcune attività. A sperare, come riporta Today.it sono bar, ristoranti, cinema e teatri, ma anche parrucchieri e centri estetici, per adesso chiusi in zona rossa, palestre e piscine. Il decreto infatti prevede anche la possibilità entro il 30 aprile di apportare modifiche alle misure adottate attraverso specifiche deliberazioni del Consiglio dei ministri.

Già questa settimana si inizierà a parlare della possibile ripartenza di alcune attività a fine aprile. "Fornire prospettive a quei settori chiusi valutando aperture subito dopo il 20 aprile, nel caso di un miglioramento dei dati epidemiologici, per poi permettere da maggio la ripartenza di attività in stand-by da troppo tempo come le palestre": è questa la sintesi della posizione delle regioni che giovedì incontreranno il premier Mario Draghi in merito ai fondi Recovery e che nella stessa giornata si confronteranno col governo nella conferenza Stato-regioni.

Per la valutazione di possibili aperture la cabina di regia non è stata al momento convocata, hanno spiegato fonti di governo. Per quanto attiene il quadro epidemiologico, sottolineano le stesse fonti, esso è costantemente monitorato. Ed è sulla base dei dati elaborati settimanalmente dall'Iss che verrà valutata la situazione sulla diffusione del contagio e sulle misure e i tempi necessari per le riaperture.

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