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Toscana da lunedì zona gialla? Giani: "I dati dicono di sì". Spostamenti e aperture, il calendario del weekend

Sabato e domenica l'Italia entra in zona arancione e da lunedì scatta la suddivisione in base ai dati dell'Istituto Superiore di Sanità

L'indice di contagio in Toscana viene dato allo 0,90. Una cifra di un soffio sufficiente a scongiurare il passaggio in zona arancione anche se il livello di attenzione, come ribadito dalle dichiarazioni del presidente della Regione Eugenio Giani, non può e non deve abbassarsi. "I dati in mio possesso - ha dichiarato il governatore - sono quelli che sono stati accertati nella giornata del 5 gennaio. Ritengo che, almeno da quello di cui sono a conoscenza, la Toscana dovrebbe rimanere in zona gialla". Come noto i parametri per la divisione delle regioni in zone sono stati rivisti pochi giorni prima dell'avvio del nuovo anno e gli indici Rt (quelli che identificano il rischio di contagio) sono stati abbassati di 0,25. Così la zona arancione scatta per tutti quei territori che superano l'indice di 1 mentre, per entrare in zona rossa, è sufficiente che venga registrato un Rt di 1,25. Secondo Giani "con questa riduzione del livello degli indici veramente tutti sono a rischio; poi l'indice Rt è particolarmente flessibile, quindi flebile nei suoi livelli di garanzia quando si scende sotto un numero di contagi, perché basta qualche focolaio, l'Rt sale, e conseguentemente determina anche il cambiamento di colore". Per il presidente della Regione, tuttavia, "la Toscana, al di là di questi calcoli algebrici dell'Rt, si presenta ancora in questi giorni in una situazione molto migliore rispetto ad altre regioni italiane".

Tornando alla suddivisione per colori è noto come, ancora per la giornata di oggi, la Toscana e l'Italia saranno zona gialla. Sabato e domenica invece tutto il Paese entra in zona arancione e da lunedì 11 gennaio la classificazione sarà effettuata secondo i dati di ogni singola regione raccolti nel rapporto settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità (attesi per oggi 8 gennaio).

Stando alle prime indiscrezioni riportate anche da Today.it, dal lunedì prossimo la Toscana potrebbe cambiare nuovamente colore e tornare gialla. Nel frattempo, nella giornata di ieri, è entrato in vigore il nuovo decreto del governo che regola le restrizioni anti covid fino a venerdì 15 gennaio.

L'Italia in zona gialla rafforzata: cosa si può fare e cosa no

Durante il periodo precedente alle vacanze natalizie era consentito spostarsi tra regioni, purché fossero in zona gialla. Adesso invece, malgrado il passaggio in zona gialla, viene fatto divieto di spostamento anche se resta consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Non ci si potrà spostare nelle seconde case ubicate in un'altra regione o provincia autonoma, come durante le vacanze di Natale. Gli spostamenti sono liberi ma soltanto nei confini della propria regione, la mascherina rimane obbligatoria così come il distanziamento. Oggi bar e ristoranti potranno restare aperti fino alle 18, poi saranno consentiti l'asporto e la consegna a domicilio. Riaprono i negozi e i centri commerciali fino alle 20. Restano chiuse, invece, piscine e palestre. Restano chiusi teatri, cinema, musei e sale bingo. È vietato circolare dalle 22 alle 5 se non per comprovati motivi di necessità e urgenza, salute o lavoro e con autocertificazione; nelle altre ore è possibile spostarsi senza autocertificazione.

La zona arancione nel weekend e i nuovi colori delle regioni dall'11 gennaio

Nel weekend del 9 e 10 gennaio l’Italia entra poi in zona arancione per due giorni. Fino a domenica 10 gennaio varranno le stesse regole per tutta Italia, seppur diverse giorno per giorno, mentre da lunedì 11 si ritornerà alle zone di colore, che cambieranno in ogni regione dopo il nuovo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità. Nelle regioni inserite in zona gialla dovrebbero valere comunque le norme del "giallo rafforzato". 

Premettendo dunque che venerdì 8 gennaio è previsto il report dell'Iss e del ministero della Salute che, sulla base del cambio di parametri come l'indice di contagio Rt, potrebbe portare alcune regioni in zona arancione o in zona rossa, è possibile compilare il calendario delle restrizioni valide al momento dal 7 al 15 gennaio. Eccole:

  • il 7 e l'8 gennaio è prevista la zona "gialla rafforzata" in tutta Italia: spostamenti liberi ma soltanto nei confini della propria regione, la mascherina rimane obbligatoria così come il distanziamento. I bar e i ristoranti saranno aperti fino alle 18. Dopo quell’orario si potranno solo acquistare cibo e bevande da asporto - con il divieto di consumarli nelle adiacenze del locale - oppure chiedere la consegna a domicilio. Sono aperti anche i negozi e i centri commerciali. Gli spostamenti saranno liberi fino alle 22, quando entrerà in vigore il coprifuoco, fino alle 5 del mattino;
  • il 9 e il 10 gennaio tutta Italia sarà in zona arancione: gli spostamenti sono permessi dalle 5 alle 22 ma con autocertificazione; sarà vietato uscire dal proprio comune. I bar e ristoranti sono chiusi tutto il giorno, aperti invece i negozi, i parrucchieri e i centri estetici;
  • dall'11 al 15 gennaio in teoria tornerà la zona gialla rafforzata ma per quella data - in cui è prevista anche la riapertura delle scuole superiori al 50% in tutta Italia - alcune regioni si troveranno in zona arancione o in zona rossa, dopo le decisioni del ministro della Salute Roberto Speranza in base ai dati del contagio.

Dopo l'ordinanza del ministero della Salute che entrerà in vigore l'11 gennaio, il governo Conte comincerà a discutere del nuovo Dpcm che dovrebbe entrare in vigore sabato 16 gennaio, ovvero il giorno dopo la scadenza delle misure del decreto legge n.158/2020 e del Dpcm 3 dicembre. Qui le anticipazioni.

Il calendario con le regole e le restrizioni dal 7 al 15 gennaio

Intanto, ecco il calendario con le regole e le restrizioni valide al momento da giovedì 7 a venerdì 15 gennaio. Giovedì 7 e venerdì 8 gennaio tutto il Paese torna in giallo, ma si tratta di un giallo "rafforzato" perché prevede il blocco della mobilità tra le regioni. Ci si sposta liberamente, ma solo all'interno della propria regione. Per valicare i confini regionali bisognerà autocertificare un valido motivo, mentre è consentito spostarsi per lavoro o motivi di salute e necessità. Gli spostamenti saranno liberi fino alle 22, quando entrerà in vigore il coprifuoco, fino alle 5 del mattino. Per quanto riguarda la scuola, dopo le vacanze natalizie i più piccoli tornano in classe con le lezioni in presenza (tranne che in Campania dove il governatore Vincenzo De Luca ha disposto un ulteriore rinvio: materne e le prime due classi delle elementari torneranno a scuola lunedì 11, le altre classi delle elementari dovranno aspettare il 18 mentre per le medie lo slittamento in Campania è al 25). Il ritorno tra i banchi per i ragazzi delle scuole superiori è invece rimandato ovunque.

Bar e ristoranti, gelaterie, pasticcerie possono riaprire, ma fino alle 18. Dopo quest'orario sarà consentito solo l'asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio. Negozi tutti aperti senza alcuna distinzione fino alle 20. Aperti anche i centri commerciali. Supermercati aperti. Alimentari e non, attività di ogni genere osserveranno i normali orari previsti dai comuni in cui si trovano. Ancora chiusi musei, teatri, cinema e palestre. La mascherina rimane ovviamente obbligatoria così come il distanziamento.

Il 9 e il 10 gennaio tutta Italia sarà in zona arancione. Gli spostamenti sono permessi dalle 5 alle 22 ma vanno giustificati con l'autocertificazione. Come sempre è consentito spostarsi per tornare alla propria residenza, domicilio o abitazione e per lavoro o motivi di salute e necessità. Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro trenta chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. I bar e i ristoranti sono chiusi tutto il giorno, o meglio: sono aperti ma soltanto per l'asporto e la consegna a domicilio fino alle ore 22. Sono aperti invece i negozi, i parrucchieri e i centri estetici. Aperti anche i supermercati ma restano chiusi i centri commerciali.

Come detto all'inizio, per le misure valide dall'11 al 15 gennaio dovremo attendere la nuova divisione delle regioni italiane in zona rossa, arancione e gialla: il colore verrà deciso venerdì 8 gennaio in base ai dati del monitoraggio sulla situazione epidemiologica dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute. Tuttavia sappiamo già ora che:

  • Gli spostamenti da una regione all'altra sono vietati a prescindere dal colore di ciascuna regione (salvo per le eccezioni note). E il governo ha precisato che nelle regioni che si troveranno in zona rossa la deroga agli spostamenti per due persone per andare a trovare amici o familiari è limitata agli spostamenti all'interno del proprio comune e non più nella regione come è stato durante le festività natalizie;
  • per quanto riguarda la scuola, la data prevista al momento per il rientro in classe in presenza al 50% degli alunni delle superiori è lunedì 11 gennaio: questo vale per le regioni arancioni e gialle, mentre si continuerà con la didattica a distanza in quelle che lunedì prossimo dovessero trovarsi in zona rossa. Alcune regioni hanno rinviato il rientro a scuola, ma il governo ha chiesto ai governatori che hanno già emesso le ordinanze di uniformarsi alle scelte nazionali;
  • per quanto concerne i bar e i ristoranti, l'unica certezza è che chi sarà aperto dovrà osservare l'orario fino alle 18. Bisognerà attendere i dati del monitoraggio dell'Iss e l'ordinanza del ministero della Salute con la nuova mappa a colori dell'Italia. Chi sarà in zona rossa o arancione potrà avere a disposizione solo l'asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio; nelle regioni in zona gialla, invece, i bar e i ristoranti saranno aperti;
  • e i negozi? Anche qui bisognerà attendere il nuovo monitoraggio sulla situazione epidemiologica. Sappiamo che i negozi sono regolarmente aperti nelle regioni in zona gialla e arancione, mentre i cittadini che si trovano in zona rossa hanno a disposizione solo gli alimentari, i supermercati, i parrucchieri e i negozi che vendono generi di prima necessità.
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