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Toscana Rosso Sangue. Uno striscione sulle scalinate del Duomo per dire no alla mattanza di cinghiali

Questa mattina alcuni attivisti animalisti aderenti alla campagna Toscana Rosso Sangue, organizzata per protestare contro la mattanza di cinghiali e caprioli, hanno esposto uno striscione sulle scalinate del duomo di Arezzo. Dopo Firenze, Pisa...

Questa mattina alcuni attivisti animalisti aderenti alla campagna Toscana Rosso Sangue, organizzata per protestare contro la mattanza di cinghiali e caprioli, hanno esposto uno striscione sulle scalinate del duomo di Arezzo. Dopo Firenze, Pisa, Livorno, Prato e Viareggio, la protesta arriva dunque anche nella nostra città.

La campagna - sottoscritta da numerosi intellettuali, scrittori, naturalisti - propone un percorso diverso, che sia indipendente dalla logica venatoria. Diverse le richieste da parte dei firmatari: censimento indipendente degli ungulati, verifica di un’eventuale sovrappopolazione, interventi diretti di protezione delle colture (barriere fisiche e olfattive e altre misure simili), con risarcimenti effettivi per i danni comunque riportati, interventi diretti per prevenire incidenti stradali (passaggi protetti, protezioni, avvisi specifici) e se necessario, utilizzo di anticoncezionali per limitare i tassi di riproduzione.

"La legge Remaschi intende sterminare 250.000 ungulati in tre anni, militarizzando il territorio toscano - fanno sapere dall'associazione il Macaco NeroL’uccisione

di massa degli animali è una pratica odiosa e violenta. Un’altra soluzione è possibile, senza rendere invivibile il territorio, senza rendere sgradevole la campagna toscana, senza aumentare i pericoli per le persone connessi alla caccia. Si tratta di compiere una scelta politica diversa. Comunque non resteremo con le mani in mano ad assistere a questo scempio"

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