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Scatta il sierologico di massa per i bambini (3-14 anni) di Arezzo. Cos'è, come funziona e come prenotarlo

Dal 30 novembre, dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 19, il personale di Croce Rossa effettuerà il test in base alle prenotazioni che i genitori degli studenti coinvolti potranno fare online

Inizia lo screening con test sierologico pungidito nelle scuole di Arezzo, rivolto ai piccoli (3-14 anni) che vanno all'asilo, alle elementari e alle medie del comune. Non uno strumento diagnostico, ma, come detto, valido sul fronte epidemiologico.

L'annuncio del Comune di Arezzo

Attraverso una nota l'amministrazione, dopo gli annunci social dei giorni scorsi, fa sapere che il progetto è in partenza e potrebbe essere esteso ad altre fasce della popolazione. "Arezzo - si legge - come l’Emilia Romagna, il Veneto, le Marche, la Lombardia, in particolare i Comuni del lodigiano, dà il via allo screening diffuso e lo attiva per tutti i bambini e le bambine da 3 a 14 anni. Si tratta di una campagna senza precedenti sostenuta economicamente dal Comune di Arezzo e rivolta, per ora, ai solo bambini, ma all'interno di un progetto più ampio che vede il Comune di Arezzo disponibile ad avviare un’azione di prevenzione e approfondimento epidemiologico rivolto a tutti i 100mila aretini".

Cosa è il test sierologico e cosa lo differenzia da un tampone

A seguito dei dubbi di alcune famiglie sul test, nei giorni scorsi avevamo ospitato l'intervento dell'immunologo Roberto Burioni, che aveva così parlato del test sierologico (utile per capire se una persona, in passato, ha contratto il Covid) e delle differenze con i tamponi e i test rapidi (che invece servono, con approssimazioni diverse, per stabilire se una persona, nel momento nel prelievo, è positiva o meno al Covid). 

"Quando un paziente viene infettato dal coronavirus - dice Burioni - il sistema immunitario reagisce e produce anticorpi contro il coronavirus, il test sierologico cerca nel paziente questi anticorpi: se ci sono il test è positivo altrimenti appare negativo. Ma prima di tutto dobbiamo ricordare una cosa: il nostro sistema immunitario impiega circa 12 giorni per produrre gli anticorpi. Abbiamo un paziente che si infetta con il coronavirus (che comincia a replicarsi e stimola il sistema immunitario), all'inizio è ancora asintomatico, poi diventa contagioso, ma ancora gli anticorpi non ci sono e quindi l'esame sierologico è ancora negativo. Il paziente ha la febbre sta male, ma ancora non ci sono gli anticorpi e il seriologico è negativo. Diventerà positivo più avanti. Questo test è utile per guardare all'indietro, nel passato, quante persone si sono infettate con il coronavirus".

Come aderire allo screening del Comune di Arezzo

Dal 30 novembre, dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 19, il personale di Croce Rossa effettuerà il test in base alle prenotazioni che i genitori degli studenti coinvolti potranno fare online. Ogni giorno si potranno effettuare circa 400 test. "Si tratta di un test assolutamente non invasivo - aggiunge la nota del Comune - che si svolgerà in pochissimi minuti attraverso un semplice pungidito. Successivamente i genitori riceveranno via mail l’esito. Se il test sarà negativo, non ci saranno altri passaggi da fare; se invece risulterà positivo, oltre alla famiglia, verrà avvisato il pediatra di riferimento che potrà attivare la procedura di verifica attraverso il test molecolare che è l’unico al momento che può acclarare in via definitiva la positività al Covid 19. Il test sierologico serve a rilevare se la persona testata è entrata in contatto con il virus e ciò ha due scopi fondamentali: segnalare, appunto, l’avvenuto contatto e quindi il potenziale rischio di essere positivi asintomatici, cosa che verrà acclarata solo dal tampone nasofaringeo, ma anche valutare l’andamento della pandemia nel campione testato al fine di avere informazioni utili anche dal punto di vista epidemiologico".

Oltre al Comune di Arezzo e alla Croce Rossa Italiana sezione di Arezzo, che processerà i test, sono coinvolti - dice l'amministrazione - "la Asl Toscana Sud Est che sostiene operativamente l’iniziativa e che ha messo a disposizione dei riferimenti in caso di risultato positivo del sierologico, il Provveditorato agli studi, l’Associazione dei Nasi Rossi, i medici del sorriso attivi nel reparto di pediatria del San Donato, e la ditta Lascaux che ha messo a disposizione gratuitamente il portale per la prenotazione delle famiglie. Il test, ovviamente, è su base volontaria".

Il commento di sindaco e vice sindaco

Spiegano il sindaco Alessandro Ghinelli e il vicesindaco e assessore alla sanità e scuola Lucia Tanti: “in una fase come quella che stiamo attraversando e così come molte regioni stanno facendo proprio in queste settimane, con particolare attenzione nei confronti della popolazione scolastica - anche nel solco della circolare n. 8722 del Ministero della Salute che ha fornito gli indirizzi operativi per l’esecuzione dei test sierologici con l’adesione della Federazione italiana dei medici di medicina generale e dell’Associazione nazionale presidi - il Comune di Arezzo ha deciso di essere tra quelle istituzioni che si mettono in prima linea per dare risposte concrete. E lo abbiamo fatto con risorse nostre. Condividiamo infatti l’appello, accolto in maniera trasversale da Regioni anche di segno politicamente diverso, di fare tutto il possibile per dare avvio ad azioni utili a prevenire e studiare il fenomeno. Ovviamente il test è volontario, ci auguriamo tuttavia che vi sia una massiccia adesione, perché questo è un progetto che vede insieme molte istituzioni e che trova applicazione in tutte quelle realtà che, non a parole ma nei fatti, hanno dichiarato guerra al Covid. Se infatti è vero che solo il test molecolare può dare la definitiva ‘patente’ di positività, è altrettanto vero che da più parti, non potendo far processare test molecolari diffusi pena il rallentamento della macchina sanitaria incessantemente in moto per dare risposte ai sintomatici e ai positivi, si è deciso che era tempo di attivare azioni di analisi e contrasto alla diffusione del virus e questa città, come Regione Emilia Romagna che dal 19 ottobre ha dato il via ai test sierologici gratuiti per gli studenti, ha inteso scegliere questa tipologia di azione che è molto affidabile nel circoscrivere i negativi e facilita, proprio per la totale assenza di invasività, l’adesione dei bambini a iniziative di screening diffuso. Non nascondiamo che nelle nostre intenzioni vi è la volontà, come detto, di lanciare una campagna di screening per tutti gli aretini anche alla luce della bozza di protocollo che è stato predisposto dall’ordine degli odontoiatri e di cui parleremo con il direttore generale di Asl Sud Est. Resta sullo sfondo una grande attenzione verso la linea del presidente della Regione Veneto Luca Zaia e del test fai da te”.

Il fondatore di Lascaux, Giuseppe Bistoni, aggiunge: “oggi la trasformazione digitale deve rappresentare un valido aiuto per la vita di ogni giorno e per il proprio lavoro. AskMe Desk, la piattaforma operativa di Workflow e Service Management messa a disposizione di Lascaux, ha proprio questo obiettivo: semplificare i processi per una maggiore efficienza aziendale e quindi facilitare il loro utilizzo da parte dei cittadini.  Le caratteristiche di questa piattaforma sono la prenotazione online e l’accesso semplificato. Lascaux ha concesso liberamente la licenza per l’utilizzo del servizio proprio per supportare gli enti pubblici e la cittadinanza. Crediamo in un nuovo umanesimo digitale, inteso come un piano di valori in cui la tecnologia riconosce e sostiene le specificità dell’uomo e delle sue organizzazioni, promuovendo la costruzione di una società più giusta e più accessibile”.

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