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Tari: è caccia agli evasori. Un milione di euro da recuperare per il Comune di Arezzo

E' stata avviata la procedura che consentirà all'amministrazione di scoprire le utenze che sino ad oggi erano mai state censite e non pagavano la tassa sui rifiuti

Soltanto con gli euro di quelli indicati come evasori totali - utenze mai censite - le casse comunali potranno recuperare un milione di euro. E solamente con quel denaro la tariffa annua per ciascuno dei residenti nel comune, si assottiglierebbe di circa 15 euro. Se poi a questa dovesse aggiungersi l'altro milione che viene eluso da chi dichiara metrature inferiori da quelle reali, la Tari si ridurrebbe ancora e tutti pagherebbero meno.

I conti sono quelli fatti dall'amministrazione comunale che, proprio in queste ultime settimane ha reso pubblici i primi dati incrociati sulle utenze Tari e riguardanti il progetto Sit-T (Sistemi informati territoriali evoluti per il contrasto all’evasione fiscale e tributaria), finanziato dalla Regione Toscana per un importo di 102mila euro, nell’ambito di un programma per il contrasto dell’evasione fiscale.

Abbiamo avviato un percorso virtuoso - ha sottolineato Alessandro Ghinelli, sindaco del comune di Arezzo - che punta a una redistribuzione della tariffa in modo più equo. Rivendico la bontà della scelta fatta a inizio mandato, quando i compiti di esazione della Tari, in quel momento affidati a Sei Toscana, sono tornati in capo al Comune di Arezzo. Questo ha comportato un incremento del lavoro per i nostri uffici ma anche un risparmio di 700mila euro all’anno, tanto costava l’affidamento del servizio a Sei Toscana, e la possibilità di controlli più capillari su evasione e elusione della Tari.

I primi risultati del censimento

Nella zona del Comune di Arezzo finora analizzata, sono state conteggiate 6.557 unità immobiliari totali (il 13% delle 49.603 unità residenziali del Comune). Il 62% di queste unità (4.901) risultano associate con utenze Tari 3. Su 2.486 unità (38%) è iniziata la verifica delle incongruenze e di eventuali errori nella scrittura dei dati. Da una prima analisi, in via cautelativa, si può stimare che circa il 15% delle unità immobiliari che non risultano associate a utenza Tari siano evasori totali. In pratica, 373 utenze residenziali non pagano la Tari, con un gettito omesso pari a circa 98mila euro.

Allargando il dato previsionale a tutto il comune e considerando che la zona analizzata finora contiene il 13% delle utenze residenziali totali, si può stimare un gettito omesso pari a circa 670mila euro all’anno. L’incremento del numero di utenze domestiche comporterebbe una riduzione media della Tari da 262,66 euro a 248,50 euro a famiglia. Applicando i princìpi esposti anche alle utenze non domestiche, si può inoltre stimare un gettito omesso pari a circa 320mila euro all’anno.

L’obiettivo, con l’applicazione capillare della Tari, è un recupero complessivo di gettito evaso pari a circa un milione di euro all’anno, con una riduzione del tributo per le famiglie e le imprese pari a circa il 6%.

Grazie a questa metodologia di lavoro - spiega l'assessore Marco Sacchetti - che proseguirà nei prossimi mesi, siamo riusciti a mettere in collegamento le banche dati di più uffici. Tributi, anagrafe, edilizia e ambiente prima funzionavano a compartimenti stagni, adesso lavorano in sinergia. L’obiettivo è pagare tutti per pagare tutti di meno.

Protetto e finalità Sit-T

Il Comune di Arezzo, capofila del progetto partito a marzo 2018, ha aderito insieme ai Comuni di Capolona, Civitella in Val di Chiana, Monte San Savino e Subbiano.

Il SIT è uno strumento per la gestione delle informazioni relative al territorio, un software costituito da due componenti: la grafica (foto aeree, mappe catastali, cartografie tematiche) e il database (dati alfanumerici descrittivi delle aree di monitoraggio e dati quali-quantitativi provenienti da rilevazioni e banche dati).

I SIT-T puntano a integrare e organizzare le varie fonti informative a disposizione delle amministrazioni, semplificare e agevolare le attività di contrasto all’evasione fiscale, produrre in maniera automatica liste di incongruenze sulle principali imposte (locali e non), evidenziando anche soggetti/oggetti completamente sconosciuti, spostando l'attenzione sull’oggetto del tributo e non solo sul dichiarato.

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