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Tanti: “Spazio Famiglia: stop al ‘mercato’ dei minori stranieri non accompagnati la cui presenza si è dimezzata”

L'assessore alle politiche sociali del Comune di Arezzo, Lucia Tanti, fa il punto sulle ultime novità e sulle cifre riguardanti lo Spazio Famiglia, gli affidi e la presenza e gestione dei minori non accompagnati presenti sul territorio comunale...

L'assessore alle politiche sociali del Comune di Arezzo, Lucia Tanti, fa il punto sulle ultime novità e sulle cifre riguardanti lo Spazio Famiglia, gli affidi e la presenza e gestione dei minori non accompagnati presenti sul territorio comunale.

Il consuntivo 2017 dello Spazio Famiglia, fatto con gli uffici in questi giorni, ci consente di fare il punto su alcuni aspetti specifici dell’attività. Lo Spazio Famiglia è vivo e funziona, nonostante nel corso dei mesi si siano susseguiti allarmi, infondati, su un suo ipotetico ridimensionamento o addirittura una sua chiusura.

Accompagnamento alla nascita, sostegno alla genitorialità con consulenze individuali e familiari, mediazione familiare, progetti con le scuole, 28 incontri per 7 classi e un totale di 180 alunni coinvolti, 33 percorsi avviati su mandato del tribunale. Ma non solo servizi: associazioni, privato sociale e scuole offrono attività di aggregazione ed educazione per tutto l’anno scolastico. E ancora: affidamento familiare. Voglio soffermarmi proprio su quest’ultimo aspetto per ricordare come siamo giunti finalmente a un riequilibrio: 32 bambini sono ospitati in strutture, 32 affidati a famiglie. E tra i primi il numero dei minori stranieri non accompagnati si è esattamente dimezzato, da 18 a 9. Il minimo storico. Continuiamo a essere accoglienti verso questi bambini ma non verso chi con gli stessi pensava di creare attorno un ‘mercato’. Lo abbiamo fortemente voluto come linea guida fin dall’inizio del mandato ed è una politica che sta dando i suoi frutti.

Così come i suoi frutti sta dando l’altro principio cardine della nostra azione politica: puntare sull’affido familiare rispetto alle comunità, necessarie solo per periodi transitori e da utilizzare sempre più come extrema ratio. L’amministrazione comunale ha finalmente strategie definite. Soprattutto si è assunta importanti compiti e responsabilità, facendosi carico di delineare una gestione dell’istituto dell’affido che non può essere demandata al solo volontariato. Noi ci siamo e continueremo a esserci con un lavoro quotidiano fatto di attenzione e impegno verso soggetti che hanno il diritto di vivere in una condizione di tutela e protezione all’interno di una famiglia.

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